La filosofia come educazione degli adulti

La recensione del libro di Pierre Hadot, Marietti1820, 330 pp., 32 euro

Vissuto fra il 1922 e il 2010, il francese Pierre Hadot è stato uno dei maggiori studiosi di filosofia antica del XX secolo. Di ciò offre una chiara testimonianza questo ampio e denso volume che raccoglie numerosi suoi contributi, gran parte dei quali dedicati proprio ai maestri, alle scuole e ai problemi che hanno caratterizzato il pensiero che siamo soliti definire classico. Della ricchissima eredità lasciataci dalla filosofia antica, Hadot sottolinea la dimensione educativa e cita il neoplatonico Simplicio, vissuto nel VI secolo, che ebbe a definire il filosofo “scultore di uomini”. Afferma Hadot: “Il filosofo non insegna agli uomini un mestiere particolare, e neanche li prepara a una professione particolare, ma cerca di trasformare la loro sensibilità, il loro carattere, il loro modo di vedere il mondo e di rapportarsi con gli altri uomini. Si potrebbe dire che insegna loro il mestiere dell’uomo”. In ciò consisteva la celebre paideia, a cui la cultura greca attribuì la massima importanza: una forma di educazione integrale dell’uomo integrale, finalizzata non tanto a raggiungere delle competenze specifiche, quanto piuttosto a formare un individuo autenticamente saggio e virtuoso. Già Socrate rimproverò ai suoi concittadini di preoccuparsi troppo del successo, del piacere, del potere e di trascurare il miglioramento della propria anima, compito assai più rilevante e significativo. “Tutti i filosofi antichi – sostiene Hadot –, ciascuno a suo modo, cercano di interferire nella condotta della vita quotidiana dei loro discepoli, al fine di cambiare il loro stile di vita”. Allora si capisce perché, intesa in questi termini, la filosofia possa essere considerata educazione degli adulti: se filosofare vuol dire migliorare se stessi, tale impegno non avrà mai termine e non è un compito che può concludersi nell’età giovanile, ma dovrà continuare per tutta la vita. Non casualmente, Platone afferma che soltanto il filosofo sarà in grado di governare rettamente lo Stato: egli solo, infatti, possiede la vera sapienza che è capacità di scegliere lo stile di vita migliore per sé e per i propri concittadini. Anche Epicuro, che pur non si interessò di politica, fu convinto che la filosofia dovesse condurre l’uomo verso la saggezza e assicurargli la felicità. Scrive Hadot: “Se la domanda: ‘Come vivere?’ è il problema filosofico per eccellenza, dobbiamo concludere che la filosofia è davvero un’educazione per adulti perché interessa tutti, ogni uomo nello specifico”.

La filosofia come educazione degli adulti


Pierre Hadot


Marietti1820, 330 pp., 32 euro

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