Robert Kennedy Jr. come Sangiuliano? Una bionda forse un po’ stalker scuote l’America

Il nipote di John Fitzgerald sembra abbia una liason con la giornalista del New York Magazine Olivia Nuzzi. Lui nega di conoscerla, mentre lei ribadisce che la relazione è “digitale” e “emotiva”

C’è una avvenente signora che forse sta stalkerando un politico un po’ bollito riempiendolo di foto compromettenti. Ancora Pompei, direte voi. No, qui Washington. Come sempre l’Italia è anticipatrice, e il nuovo scandalo o scandaletto che arriva dalla politica americana è quello che vedrebbe la trentunenne Olivia Nuzzi, giornalista del New York Magazine in grande ascesa, avere una liaison con il settantenne Robert F. Kennedy Jr., sì, insomma lo svalvolato Kennedy figlio di Bobby, no vax e ambientalista di destra, che si era candidato in proprio come indipendente, poi si è ritirato appoggiando Trump (per gli appassionati, un facsimile del Connor Roy di “Succession”, il figlio più grande del patriarca che a un certo punto si convince di essere un ottimo candidato alla Casa Bianca, poi fa marcia indietro, in cambio, spera, di una nomina ad ambasciatore in qualche paese europeo che col passare del tempo diventa sempre più piccolo).

Però Connor Roy non aveva una giornalista della metà dei suoi anni che lo rimpinzava di foto zozze, come avrebbe fatto Nuzzi (nessuna parentela col giornalista italiano di Quarto Grado); che è stata sospesa dal suo giornale per aver intrapreso una “relazione personale” con un “ex soggetto rilevante nelle elezioni”. Molti critici di Nuzzi erano rimasti infastiditi da un suo articolo del 4 luglio su sodali di Joe Biden che lo consideravano troppo anziano per correre alle elezioni. Questi critici si chiedono se abbia potuto trattare la storia in modo imparziale, avendo avuto un legame con un candidato seppur marginale come Kennedy Jr. Altri all’opposto si chiedono come si possa far giornalismo senza intraprendere “relazioni personali”, di letto o non, con soggetti elettorali, come si è domandato Ben Smith, fondatore di Semaphor, startup di notizie digitali lanciata nel 2022 e prima al New York Times e BuzzFeed, perché questa è anche una storia di media oltre che di letti americani.

Infatti Nuzzi, giovanissima, neonata per gli standard italiani (è nata nel ’93), ha seguito diverse campagne presidenziali, inclusa quella di Donald Trump nel 2016, e Trump le ha rilasciato un’intervista esclusiva nel 2018. È riconosciuta per il suo stile incisivo e investigativo, e ha iniziato con il Daily Beast, sito web lanciato dalla ex direttrice di Vanity Fair e New Yorker Tina Brown. Lo scoop della relazione tra Nuzzi e Kennedy poi l’ha dato non un giornale ma una newsletter (ultimo rifugio e forse gran risorsa dell’informazione), quella di Oliver Darcy, ex Cnn. E la storia delle foto sexy ancora una volta non l’ha tirata fuori un vecchio giornale cartaceo bensì Puck News, ennesima nuova pubblicazione online “cool” che tratta di Hollywood, Wall Street, Washington e Silicon Valley, nata tre anni fa.

Secondo Puck, le foto di Nuzzi sarebbero dei nudi però “demure”, parola che significa “discreto”, diventata di moda quest’estate e percolata da qualche anfratto internettiano in contrapposizione a “brat” cioè monella (vabbè). Anche in associazione con “mindful”, cioè attento. Nuzzi ha negato che la relazione fosse fisica, bensì, sostiene, “digitale” ed “emotiva” (rivabbè). Però ha ammesso di non aver dichiarato subito il coinvolgimento. Dal canto suo Kennedy ha negato proprio il coinvolgimento, affermando di aver incontrato Nuzzi solo una volta, in occasione dell’intervista che lei gli ha fatto a novembre in California, ma pare che poi si sia vantato in giro delle foto “demure”. Comunque, demure o non demure, il di lei fidanzato, Ryan Lizza, anche lui famoso giornalista politico, l’ha prontamente lasciata.

Secondo il murdochiano e cartaceo New York Post, il “povero” Kennedy, che non ha cicatrici in testa (ma qualche mese fa aveva detto di avere avuto dei vermi, degli strani parassiti, nel cervello) starebbe pensando di fare causa alla cronista per il bombardamento di messaggi e video “porno” cui la “aggressiva” Nuzzi l’avrebbe sottoposto, costringendolo anche a bloccarla “diverse volte” (pare che la bloccasse e poi la sbloccasse, in preda all’ardore). Avrebbe anche assoldato Gavin de Becker, l’investigatore dei divi, per proteggersi da lei. Come che sia, il fatale incontro tra i due è avvenuto non a Pompei ma in California, appunto.

Sempre secondo il Post, Kennedy per la vergogna non si sarebbe presentato sabato scorso invece a una riunione di famiglia nel feudo di Hyannis Port (quello dall’altra parte del Paese, sulla Costa Est, celebre per le foto dei suoi zii JFK e Jackie). Kennedy, come molti suoi antenati e parenti, e a differenza di Sangiuliano, pare di capire, è molto esperto di femmine, e la leggenda vuole che un tempo avesse una speciale rubrica sul suo telefono di ragazze e amanti, 43 per la precisione, una lista intitolata “Goomar”, cioè comàre, italoamericanismo alla “Sopranos”. Una di queste comari è poi diventata l’attuale moglie, la terza, l’attrice Cheryl Hines, che pare aver preso la questione Nuzzi più sportivamente. La precedente, e seconda moglie, Mary Richardson Kennedy, si è invece suicidata nel 2012, poraccia.

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  • Michele Masneri
  • Michele Masneri (1974) è nato a Brescia e vive prevalentemente a Roma. Scrive di cultura, design e altro sul Foglio. I suoi ultimi libri sono “Steve Jobs non abita più qui”, una raccolta di reportage dalla Silicon Valley e dalla California nell’èra Trump (Adelphi, 2020) e il saggio-biografia “Stile Alberto”, attorno alla figura di Alberto Arbasino, per Quodlibet (2021).

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