In Germania Scholz si salva nelle elezioni del Brandeburgo

Il cancelliere tedesco tira un sospiro di sollievo: la Spd conquista Brandeburgo con il 30,9 per cento dei voti. Poco più dell’estrema destra di Afd, che non è riuscita a replicare il risultato in Turingia e Sassonia, ma impedisce comunque ai socialisti di replicare la stessa maggioranza di governo degli ultimi due anni

La Spd di Olaf Scholz ha ottenuto una rara vittoria ieri nelle elezioni per il Land del Brandeburgo, superando il partito di estrema destra di Alternativa per la Germania (AfD), che i sondaggi avevano dato in testa durante tutta la campagna elettorale. Merito di una forte mobilitazione degli elettori La Spd ha ottenuto il 30,9 per cento, quasi cinque punti in più rispetto alle ultime elezioni in Brandeburgo. AfD si colloca al secondo posto, in crescita di sei punti, con il 29,4 per cento. Il sorpasso, che avrebbe potuto decretare la fine di Scholz come candidato alla cancelleria della Spd, non c’è stato.


Questo è un estratto di Europa Ore 7 di lunedì 23 settembre, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo. Per ricevere la newsletter integrale nella tua casella di posta elettronica puoi iscriverti qui. È gratuito.


Ma non per questo la posizione del cancelliere si è consolidata. Il nuovo partito di estrema sinistra BSW arriva in terza posizione con il 13,4 per cento, davanti alla Cdu con l’11,6 per cento. I crisiano-democratici subiscono un netto calo (-5 punti), come i Verdi che si fermano sotto la soglia di sbarramento del 5 per cento per cento insieme all’estrema sinistra di Die Linke al 3 per cento. In termini di seggi, la Spd non potrà replicare la maggioranza che ha governato il Brandeburgo negli ultimi due anni. I partiti democratici della Spd e della Cdu hanno un numero di seggi pari a quello di AfD e BSW. Il buon risultato dei socialdemocratici è più merito della popolarità del premier uscente del Land, Dietmar Woidke, che di Scholz. Woidke ha preso le distanze dal cancelliere e criticato le politiche del governo federale.

Di più su questi argomenti:

Leave a comment

Your email address will not be published.