Il regalo di Daniel Ricciardo a Verstappen

Arriva ultimo, è pronto a lasciare, ma al Gp di Singapore fa il giro più veloce sottraendo a Lando Norris un punto che avrebbe riaperto la classifica: adesso, a sei gran premi dalla fine, per sperare nel miracoloso aggancio su Verstappen il pilota inglese non può più contare solo sulle sue forze

Daniel Ricciardo con tutta probabilità lascerà a Liam Lawson il suo posto in Formula 1 già dal prossimo Gran Premio di Austin. Un ritorno totalmente incolore quello del canguro sorridente australiano dopo che al termine della sua storia in Mc Laren era stato fermo un anno e mezzo prima di rientrare anonimamente. Ma a Singapore, al termine di una gara chiusa all’ultimo posto, Daniel ha trovato l’ultimo guizzo togliendo il punto addizionale per il giro più veloce a Lando Norris, che ha vinto stradominando eliminando la scimmia sulla spalla di non essere mai riuscito a farlo partendo dalla pole. Ricciardo quel punticino non lo potrà mettere nella sua classifica perché non si è piazzato tra i primi dieci ma il fatto di averlo sottratto a Norris, e dunque averlo dato indirettamente a Verstappen (che lo ha ringraziato via radio) ha molto semplificato i calcoli per gli ultimi sei Gran Premi. Facciamoli rapidamente. Se Norris dovesse vincere tutte e sei le prove che mancano alla fine della stagione e lo facesse anche con il giro più veloce e transitasse primo pure nelle tre gare sprint (Austin, Brasile e Qatar) e in tutte queste prove Verstappen arrivasse sempre secondo l’inglese recupererebbe 51 punti sull’attuale campione del mondo. Che però di punti di vantaggio ne ha al momento 52…Facciamo tutto questo ragionamento perché la gara ha offerto spunti per i quali basterebbero tre righe. Il senso di questo conteggio è racchiuso in una sola considerazione. Ovvero che Lando Norris non può più contare solo sulle sue forze se vuole ribaltare un verdetto che va verso il quarto titolo in fila per l’olandese. Il vero tema però è duplice. Visto che è improbabile che Norris riesca a fare un bottino del 100 per cento dei punti disponibili, quante volte Verstappen riuscirà ad arrivare secondo? E quanti inserimenti nella prima e nella seconda posizione potranno arrivare da Piastri e Leclerc? Considerando molto difficile un periodico Norris-Verstappen da qui alla fine della stagione saranno decisivi gli altri, considerando che sia l’olandese che l’inglese non dovranno mai fare “zero” al termine del week end di gara. E se lo spread si dovesse ridurre ancora forse al team Mc Laren torneranno in mente i punti lasciati per strada per errori o strategie.

Piastri a Singapore è arrivato terzo, paga una qualifica non eccellente. Per tacere di Leclerc, che senza il disastroso sabato avrebbe tranquillamente potuto togliere la piazza d’onore a Verstappen. Ora ci saranno tre week end senza gare prima di iniziare la trasferta americana con la tripletta Austin-Messico-Brasile. Due settimane di stop e poi altro triello con Las Vegas-Qatar-Abu Dhabi. La corsa al mondiale avrebbe potuto finire a Singapore al giro 29 o al giro 45 quando Norris ha rischiato (pesantemente) di finire a muro in condizioni di totale tranquillità visto il distacco che aveva da Max. Il quale ha dimostrato di sapersi amministrare senza intestardirsi a lottare contro un avversario che ne aveva palesemente di più. Una versione Prost-Lauda rispetto al leone delle sue prime stagioni in Red Bull. Ma si sa, si nasce incendiari e si finisce pompieri. La Red Bull è tornata? Probabilmente no, visto il layout del circuito asiatico. Sicuramente è tornato Verstappen, capace dopo un venerdì molto complicato di rimettere insieme i cocci e ripresentarsi tra sabato e domenica con una versione di sé più simile a quella normale. Resta, in casa Ferrari, un grande rammarico. La gara ha dimostrato che se la Rossa fosse partita più vicina a Norris il gap nella classifica costruttori non si sarebbe dilatato a dismisura a favore della Mc Laren.

Leave a comment

Your email address will not be published.