Il flop annunciato della polizia di Michele Emiliano

Il governatore ha creato un corpo di polizia regionale in Puglia, nonostante le regioni non abbiano il potere di istituire forze di polizia, cosa ribadita ad agosto dal prefetto di Bari. Peccato che nel corso del tempo gli “agenti” hanno svolto multe e portato in giro armi

Michele Emiliano si è fatto la sua forza di polizia: “La regione Puglia è l’unica regione italiana ad avere un vero e proprio corpo di polizia regionale che viene destinato integralmente alla repressione dei reati e delle violazioni amministrative in materia ambientale e sarà destinato in via esclusiva alle indagini e al supporto investigativo delle procure pugliesi”, diceva nel 2018 il governatore pm con accanto i procuratori generali di Bari e Lecce, Anna Maria Tosto e Antonio Maruccia. Che quindi avrebbero dovuto utilizzare i poliziotti di Emiliano per le indagini. Nel 2023 gli agenti venivano rafforzati con una dotazione di ulteriori dispositivi: “Gli ufficiali potranno quindi tornare a esercitare pienamente le funzioni di polizia giudiziaria sul territorio”.

Peccato che non era possibile, nessuna regione può dotarsi autonomamente di un corpo di polizia, che è prerogativa dello stato. Lo ha chiarito ad agosto il prefetto di Bari rigettando una richiesta di Emiliano che chiedeva di riconoscere a cinque dipendenti del reparto la qualifica di agente di pubblica sicurezza. Nel frattempo le finte guardie sono state dotate di porto d’armi, divisa, droni e stellette. Il capo della polizia regionale si fa chiamare “generale” e i componenti organizzati in gradi tipici dei corpi militari. E hanno recuperato la bellezza di 7.500 euro l’anno di multe, tutte illegittime. L’onorevole di Fratelli d’Italia Dario Iaia ha interrogato su questo il ministro Nordio: è consentito nel governo repubblicano un governatore pm sceriffo con la sua personale scuola di polizia? Attendesi risposta di Nordio. E magari anche del Pd.

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