Il centro a tutti i costi: ne rimarrà solo uno

Azione abbraccia il campo largo e quattro membri escono dal retro, con un viaggio di sola andata verso casa (a destra). Ma il progetto di un polo alternativo resiste e Calenda è pronto ad attuarlo in ogni modo. Anche in solitaria

Se ne sono andate altre tre. E lui non molla. Sono rimasti in due, gli eletti di Azione. Il rubinetto del bagno continua a perdere. Dopo la goccia del deputato Enrico Costa, lo spruzzetto d’acqua delle ex ministre Mariastella Gelmini, con Mara Carfagna, e della senatrice Giusy Versace. Adiòs, si torna destra, il campo troppo largo ha tolto il fiato alle ragazze volonterose. Fratoianni, Bonelli e Conte sanno spanare ben altri tubi.

Ma lo stesso lui non molla. A costo di un centro fatto da lui e lui soltanto: segretario, tesoriere, base e vertice, unico a comandare ed unico a obbedire, maggioranza e minoranza, capo e coda. Eppur non molla. L’orologio si ripete, le situazioni si ripresentano uguali, lui sospira, sospira ancora, aspetta sempre, torna di nuovo al nastro di partenza. Non c’è fretta, c’è tempo. Il Calendo greco.

  • Andrea Marcenaro
  • E’ nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.

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