L’opposizione mangiagatti

Peggio di Trump con “they’re eating the pets”, in Italia giornali e politica sono costretti ogni giorno a inventare una nuova bufala per accusare di ogni nefandezza “le destre”. Di solito, ha la stessa scandenza dello yogurt. Una faticaccia

La misura della disperazione quando non hai armi di contrattacco politico l’ha sintetizzata, con talento istrionico bisogna ammettere stellare, Donald Trump con quella sparata “they’re eating the pets of the people”, che noi tradurremmo “haitiani mangiagatti e immigrati tutti matti”. Nelle nostre metafore giornalistiche per lo più calcistiche: buttarla in tribuna. Esattamente quel che fanno la nostra opposizione e stampa d’opposizione, meno visionarie di Trump, ogni giorno alla ricerca di una sparata per attaccare “le destre”. Non fidandosi ancora dell’arma fine di mondo dei pets, la necessità è trovare polemiche farlocche che durino almeno fino a sera.

Ora che Sangiuliano se n’è iuto, non resta che fingere importanza per le balle di Boccia da Bianca (scadenza: meno della yogurt). Poi il grave golpe da Vogliamo i colonnelli, degli agenti demansionati a Chigi. Durata: un giorno. O il divieto di smartphone: non ne parla più neanche Famiglia cristiana. Ogni giorno un dem americano si sveglia e sa che dovrà ridere di Trump. Ogni giorno un lettore d’opposizione italiano si sveglia e sa che dovrà far finta di credere al complotto della destra mangiagatti almeno fino a sera. Che fatica.

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  • Maurizio Crippa
  • “Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini”

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