Sta nascendo un Como galattico

Come gli Hartono e Fàbregas stanno trasformando la neopromossa in una squadra ambiziosa

A Como, quest’anno, l’obiettivo è quello di andare ben oltre una tranquilla salvezza. Pur essendo una neopromossa, la società lariana sta infatti costruendo un luna park calcistico o, per dirla in altri termini, una Disneyland del pallone. Proprio di modello Disneyland ha parlato quest’anno Mirwan Suwarso, il trentottenne manager posto a capo del progetto Como dai fratelli indonesiani Robert e Michael Hartono, proprietari della società lariana.

Portato il Como in Serie A, gli Hartono non stanno badando a spese per costruire una formazione in grado di ben figurare fin da subito nella massima categoria. Insomma, una sorta di Galácticos in salsa comasca, richiamando alla mente quei giocatori (definiti appunto galattici) che militarono nel Real Madrid durante il primo periodo della presidenza di Florentino Pérez (2000-2006). In quell’arco di tempo vestirono la maglia merengue, fra gli altri, i vari Luís Figo, Zinedine Zidane, Ronaldo il fenomeno e David Beckham.

Il Como, in questo momento, non può ambire a nomi di quel calibro. D’altronde, parliamo sempre di una squadra neopromossa, che torna in Serie A a distanza di ventidue anni dall’ultima volta. A dirigere le operazioni allora era il presidente Enrico Preziosi.

La festa promozione del Como (foto LaPresse)

Stavolta, come detto, alle spalle di Suwarso e del direttore Carlalberto Ludi ci sono gli Hartono, la proprietà più ricca dell’intero calcio italiano grazie un patrimonio complessivo che, messi insieme i due fratelli, raggiunge i cinquantadue miliardi di dollari.

Per soddisfare le loro ambizioni sportive, i due indonesiani sono partiti dalla scontata conferma in panchina di Cesc Fàbregas. Il tecnico della promozione, promosso dalla formazione Primavera alla prima squadra durante lo scorso campionato di B, si è fatto garante di un programma tecnico di primo livello. Così, grazie anche ai buoni uffici dell’ex giocatore di Arsenal, Barcellona e Chelsea il Como fino a oggi si è assicurato le prestazioni di calciatori di caratura internazionale, a partire da Raphaël Varane.

Nazionale francese, campione del Mondo nel 2018 e vicecampione nel 2022, Varane in carriera ha vestito le maglie di Real Madrid e Manchester United. In scadenza di contratto con gli inglesi, Varane ha accettato le offerte del Como firmando un contratto di due anni con opzione per un prolungamento. In qualche misura, l’arrivo di un campione come Varane in una cosiddetta provinciale ricalca quanto fatto due anni fa dal Lecce con Samuel Umtiti.

Diversamente dal suo connazionale però Varane non scende in Italia per ricostruirsi una carriera interrotta dai troppi infortuni. No, Varane arriva da noi integro.

Come dichiarato da Fabregas “Raphaël è un giocatore speciale e il suo ingaggio è la prova dell’ambizione che abbiamo per questo club”. Ambizione figlia di una filosofia societaria ben precisa: si va a Como perché si vive bene, ma anche perché il progetto è importante e, come dichiarato da Suwarso a La Provincia, “ci si diverte lavorando”.

Varane rappresenta la punta di diamante di una campagna di rafforzamento che, ancora lontana dall’essere conclusa, ha nel frattempo consegnato a Fabregas altri giocatori dal curriculum importante: il portiere spagnolo Pepe Reina (campione d’Europa nel 2008 e 2012 e campione del mondo nel 2010), l’altro iberico Alberto Moreno (ex Siviglia, Liverpool e Villareal) e il Gallo Belotti (campione d’Europa con l’Italia a Euro 2021).

Certo, non tutti hanno apprezzato la direzione presa dalla società sotto l’egida di Fabregas. E infatti, a sorpresa, l’ex amministratore delegato Dennis Wise ha lasciato il club, in disaccordo con la politica di reclutamento portata avanti da Cesc.

Comunque sia, fino a poco tempo fa l’idea di portare calciatori di alto livello in una neopromossa sarebbe stata considerata pura utopia o, al massimo, roba da Football Manager.

A Como invece la realtà ha superato l’immaginazione. In un club che, in passato, grazie al lavoro del compianto Mino Favini, era abituato a crescere giovani talenti che poi andavano a fare fortuna altrove (Pietro Vierchowod, Luca Fusi, Stefano Maccoppi, Enrico Annoni, Marco Simone, Stefano Borgonovo, Alessandro Scanziani, Gianfranco Matteoli e Gianluca Zambrotta per citarne solo alcuni) ora, grazie agli Hartono, cominciano ad arrivare campioni già affermati.

Da Semm Cumasch (siamo comaschi) a Semm Galacticos è un attimo…

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