Perché Savona ha fatto impazzire le cheerleader del sovranismo italiano
Contro la pigra tentazione della finanza-materasso, sulla quale da troppo tempo si è adagiato il risparmio degli italiani, e a favore di un nuovo assetto unificato della vigilanza su conti correnti e strumenti finanziari, per migliorare efficienza, supervisione e allocazione del mercato dei capitali, si è alzata la voce, come sempre un po’ fuori dal coro, di Paolo Savona. La visionaria relazione del presidente di Consob in occasione dei 50 anni dell’autorità non solo ha spiazzato gli ex follower sovranisti ma ha anche sorpreso molti osservatori. La proposta di far convergere sotto un’unica autorità europea il controllo sia sugli strumenti finanziari sia sui conti correnti prende atto che la trasformazione dei titoli mobiliari in “token” digitali, avviata con la rivoluzione delle criptomonete, è un processo di mercato inarrestabile e converge con l’introduzione dell’euro digitale.