“Con loro faremmo più gol. Non ci definiamo berlusconiani per vezzo: lo facciamo come i gollisti con De Gaulle. Ma temo che le loro priorità oggi siano altre”
Roma, via Teulada 66. Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, veterano, esce dallo studio di Agorà. In televisione, con ironia, ha commentato gli effetti generati dall’incontro di giovedì tra il ministro Antonio Tajani e la famiglia Berlusconi. La trasmissione sta per finire e Gasparri accenna a un tema: certo, se si candidassero… In che senso? Fuori dallo studio, Gasparri spiega, con una proposta che è a metà tra l’invito esplicito e una piccola suggestione: “Mi piacerebbe molto che nella famiglia Berlusconi qualcuno si candidasse alle prossime elezioni. Sarebbe un loro pieno diritto, oltre che un onore per tutti noi: in un partito fondato da Berlusconi avere un Berlusconi arricchirebbe il nostro panorama. Dobbiamo pensare a come fare più gol. E se ci fosse un Berlusconi con noi alle elezioni sono sicuro che riusciremmo a fare ancora di più. Noi ci definiamo berlusconiani non per vezzo: lo facciamo come i gollisti con De Gaulle. Detto questo ho impressione che le priorità dei Berlusconi siano altre oggi, sono impegnati anche in un progetto europeo importante, ma quando si cercano persone di qualità come si fa a non sperare che un Berlusconi scenda in campo alle prossime elezioni?”.