Dopo i duelli sulla scacchiera liberi tutti sul campo di calcio

Nella semifinale dei Campionati Italiani 2025 tra Claudio Paduano e Francesco Liloni, la partita si è conclusa con un pareggio. Il bianco ha però mancato una chiara occasione per ottenere la vittoria in una fase cruciale del finale

Si è appena conclusa la semifinale dei campionati italiani 2025. Sul podio della classifica, ad aggiudicarsi l’accesso alla fase finale, Andrea Favaloro, Claudio Paduano, classe 1998 e 2006 – che condividono sette punti, a dividerli solo lo spareggio bucholz – e Francesco Bettalli, classe 2004, che li ha seguiti con mezzo punto di distanza. Per un’intera settimana, per ben nove turni, si sono dati battaglia sotto il sole cocente di Galatina, tra problemi logistici e malfunzionamenti alle scacchiere elettroniche. Ma nonostante le problematiche, gli scacchi, si sa, coinvolgono, catturano tutta l’attenzione degli scacchisti. Si gioca, si analizza la propria partita, si prepara o raffina il proprio repertorio d’apertura, si controlla ansiosamente la classifica, e una settimana vola in un lampo. Non senza preoccupazioni, però. Se è vero, come affermava Blaise Pascal, che tutta l’infelicità degli uomini proviene da una cosa sola, dal non saper restare tranquilli in una stanza, è ancor più vero che tutta l’infelicità degli scacchisti proviene invece dal non saper restare tranquilli di fronte a una scacchiera. Ed è di certo difficile essere glaciali nelle proprie mosse quando poco lontano ribolle l’asfalto.

Ma ecco che, a torneo concluso, stremati dalla fatica (perlopiù mentale, ma di certo vera fatica) e saturi di analisi, pensieri, congetture, calcoli, ecco che il sole che tanto infastidiva lo scacchista diventa calore piacevole per il ragazzo. Ecco che perfino (e soprattutto) il campione ex-aequo Paduano non perde occasione, non aspetta neppure la premiazione, per fuggire con il suo pallone a giocare nel campetto dell’albergo, dove gli avversari diventano compagni. Dopo essersi fatti la guerra seduti per una settimana, ecco la pace in movimento, dopo l’ordine delle regole e dei concetti, il caos dei corpi. Gli scacchi hanno dimostrato di essere troppo coinvolgenti per essere letti tramite leggi di determinismo ambientale spicciolo: non è vero che si gioca necessariamente di più, oppure meglio, nelle fredde steppe russe. Non è vero che perfino il serafico norvegese Magnus Carlsen non si voglia concedere una pausa calcistica tra una partita e l’altra (si pensi, il suo allenatore da ragazzino, Simen Adgestein, giocò persino a livello professionistico).

Quel che si è visto, invece, è che lo stress necessita riposo, e che il conflitto sulla scacchiera spesso termina non appena si firma il formulario e si comunica il risultato. Claudio e Andrea, posate le asce di guerra, chiedono ai loro avversari di giocare a quadriglia. L’unica cosa che ha posticipato l’uscita dalla sala di gioco è stato altro gioco. Ma stavolta in coppia, stavolta alzando la voce, lanciando i pezzi, naufragando nel più comico disordine.


La partita: Paduano Claudio vs Liloni Francesco Mattia, Semifinale campionati italiani 2025, ½- ½


Dopo l’errore 32.Tc5?? Il bianco ha tutto a un tratto una posizione vincente. Riesci a vedere tutta la combinazione?

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