Zelensky è a Roma. L’incontro con Papa Leone e Mattarella

Il presidente ucraino si trova nella Capitale per partecipare alla conferenza internazionale sulla ricostruzione dell’Ucraina di domani e venerdì. In agenda anche un bilaterale con l’inviato americano Keith Kellogg

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si trova a Roma per partecipare alla conferenza internazionale sulla ricostruzione dell’Ucraina in programma domani e venerdì presso la Nuvola all’Eur. Questa mattina è stato ricevuto da Papa Leone XIV a Villa Barberini, nella residenza di Castel Gandolfo, riaperta dal pontefice dopo 12 anni per trascorrerci parte delle vacanze estive. Nel pomeriggio l’incontro con il capo dello stato Sergio Mattarella, che ha ribadito “il pieno sostegno dell’Italia all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina”.

“Grazie tante”, ha detto Zelensky accolto dal Pontefice. Il quale ha mostrato al presidente ucraino l’affaccio sul lago di Albano, raccogliendo l’apprezzamento del leader ucraino: “Una bella vista!”. La conversazione è poi andata avanti in inglese. Nel corso del colloquio, “si è ribadita l’importanza del dialogo come via privilegiata per porre fine alle ostilità”, si legge nella nota trasmessa dalla Santa Sede. Papa Leone “ha espresso dolore per le vittime e rinnovato la propria preghiera e vicinanza al popolo ucraino, incoraggiando ogni sforzo volto alla liberazione dei prigionieri e alla ricerca di soluzioni condivise”. Infine, il Pontefice ha riaffermato la “disponibilità ad accogliere in Vaticano i rappresentanti di Russia e Ucraina per i negoziati”.

L’ultimo incontro ufficiale con il leader ucraino è avvenuto lo scorso 18 maggio al termine della messa di insediamento di Prevost. Qualche giorno prima, il 12 maggio, tra il Pontefice e Zelensky c’è stato anche un primo colloquio telefonico, nel corso del quale il presidente ucraino ha invitato il Papa a Kyiv.


Nel pomeriggio, Zelensky è stato ricevuto da Mattarella al Quirinale. “Con la vicinanza più intensa e concreta, la posizione dell’Italia è e rimane assolutamente ferma e vorrei anche esprimere ammirazione per il comportamento del popolo ucraino, il che rafforza la nostra convinzione di appoggio e sostegno pieno al vostro paese, benvenuto Presidente”, ha detto il capo dello stato accogliendo Zelensky. Nel corso della giornata il presidente ucraino dovrebbe anche incontrare l’inviato americano per l’Ucraina, Keith Kellogg.

La conferenza di domani

La quarta l’edizione della Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, a Roma domani e venerdì, è un evento di alto profilo internazionale dedicato alla ricostruzione economica, istituzionale e infrastrutturale del paese. L’appuntamento, co-organizzato da Italia e Ucraina, rappresenta infatti un momento cruciale per rilanciare la cooperazione multilaterale e attrarre investimenti pubblici e privati, in un momento in cui la guerra su larga scala con la Russia continua a infliggere gravi danni al tessuto produttivo e sociale del paese.

Le due giornate saranno aperte dalla premier italiana Giorgia Meloni e dal vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, ma non dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che in quei giorni non sarà in Italia bensì in Cina, prima a Pechino e poi a Shanghai. Seguiranno gli interventi della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, del cancelliere tedesco Friedrich Merz e di Donald Tusk, primo ministro della Polonia (in cui si organizzerà la prossima edizione del summit). Ai lavori della conferenza, inoltre, parteciperà anche Olena Zelenska, first lady ucraina, con un discorso dedicato alla dimensione umanitaria della ricostruzione. In tutto, saranno venti i capi di stato e di governo presenti. Ma, come anticipato dal Foglio, non saranno a Roma il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer (il primo è ospite in quei giorni proprio della famiglia reale a Windsor). Per la Casa Bianca è atteso Kellogg, da marzo di quest’anno inviato speciale da Trump per l’Ucraina.

A partecipare all’evento (diviso in più sessioni plenarie) saranno anche 30 aziende ucraine, 28 aziende italiane e 29 internazionali, affiancate da 30 comunità locali ucraine e organizzazioni di sviluppo. Tra i nomi italiani figurano Enel, Ansaldo Energia, Ferrovie dello Stato, Leonardo, Snam, WeBuild, Iveco, Camozzi e molti altri, mentre fra le imprese straniere spiccano Siemens, Bayer, Scania, Orlen, London Stock Exchange Group, Arx Robotics e Citi.

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