La giravolta di Tajani: “Ius scholae? Neanche per me è una priorità. Sintonia con Pier Silvio Berlusconi”

Il ministro degli Esteri commenta le parole dell’amministratore delegato di Mediaset. Salvini: “Tema archiviato. Se ne occuperà la sinistra tra trent’anni”. La replica: “Non sono gli altri partiti a decidere quando, come e dove parlare”

“Per Pier Silvio Berlusconi lo ius scholae non è una priorità? È quello che ho sempre detto anch’io. Ho detto sempre che non è una priorità, che c’è una nostra proposta di legge che si chiama ius italiae che punta a far sì che chi studia in Italia dopo dieci anni possa chiedere di diventare cittadino italiano”. Lo ha detto il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani intercettato dai cronisti che gli chiedevano un commento alle parole di Pier Silvio Berlusconi, che abbiamo riportato qui.

“Cercherò di spiegare a tutti i contenuti della nostra proposta, che non è una proposta lassista”, ha continuato il vicepremier e ministro degli Esteri. “Ho sempre detto che la nostra priorità si chiama riforma della giustizia, riduzione della pressione fiscale e tutela della salute del cittadino. Non ho mai detto che era una priorità, ho detto qual è soltanto la nostra posizione. Da questo punto di vista siamo in perfetta sintonia. Andremo avanti nel sostenere e difendere le nostre idee”, ha chiarito.

La proposta di Forza Italia prevede di concedere la cittadinanza ai regolari residenti in Italia che abbiano concluso un percorso scolastico di dieci anni ma è stata accolta in maniera molto tiepida dagli alleati di governo. Dopo la stroncatura di Pier Silvio Berlusconi, affidata ai cronisti insieme ad alcuni altri giudizi politici sul partito fondato dal padre a margine della presentazione dei palinsesti Mediaset, non si è fatto attendere, infatti, il commento di Matteo Salvini. “Noi non condividiamo il principio di accorciare i tempi per concedere le cittadinanze, e sicuramente non è una priorità per gli italiani. Partita chiusa, tema archiviato, se ne occuperà semmai la sinistra fra trent’anni se vincerà”, ha detto durante il suo viaggio in Asia.

“Non sono gli altri partiti a decidere quando, come e dove parlare. Abbiamo le nostre idee – è la replica di Tajani – io ho le mie idee, ne sono convinto, non le cambio e sono pronto a spiegarle nel modo migliore a tutti per far capire quanto la nostra proposta sia una proposta che punta a concedere la cittadinanza in maniera seria e forse più severa di come viene concessa oggi”.

Sulla possibilità che l’amministratore delegato di Mediaset entri in politica, Tajani si è dimostrato molto favorevole. “Magari, dipende da lui. Sarebbe un’ottima cosa scendere in campo. Siamo assolutamente contenti. E lo siamo se sono in più a scendere in campo quelli di peso, con il nome poi che porta. Se lo deciderà, sarà sempre positivo. Il fatto che la famiglia Berlusconi si interessi di Forza Italia, significa che ci tengono, ci sostengono, sempre con grande garbo e discrezione”.

Pier Silvio Berlusconi ha anche commentato il partito che ha fondato suo padre e ha sottolineato il bisogno di “forze nuove” al suo interno. A queste parole Tajani ha ricordato la disponibilità del partito ad allargarsi e innovarsi: “Stiamo facendo crescere una nuova classe dirigente, io sono per allargare e spalancare le porte di Forza Italia, ci mancherebbe. Avete visto che abbiamo un nuovo segretario dei giovani, che ha una buona personalità e sta facendo bene, va in televisione”.

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