Perché il sorpasso dell’Italia sulla Francia smonta la retorica anti-mercato della destra
E’ il “sovvertimento delle gerarchie”, ha scritto qualche giorno fa il quotidiano francese Echos in un articolo dal titolo “L’Italia paga il debito meno della Francia”. In realtà non è ancora così: ieri lo spread dei Btp a dieci anni ha chiuso a 88 punti, in costante calo negli ultimi anni, ma comunque 20 punti sopra gli Oat francesi decennali. Il sorpasso fatto ai titoli a cinque anni, con i Btp che per un giorno sono scesi due punti sotto gli Oat. Un sorpasso analogo era accaduto qualche mese fa anche per i titoli a due anni. Naturalmente, avendo l’Italia lo spread più elevato dell’area euro, un altro sorpasso sulla Francia era già avvenuto da parte di altri paesi mediterranei come Spagna, Portogallo e addirittura Grecia. E’ questo il vero sovvertimento delle gerarchie, che è il prodotto della maggiore responsabilità fiscale degli ex “Pigs” – Portogallo e Grecia sono addirittura in avanzo di bilancio –, che hanno messo i conti in ordine e il debito sotto controllo.
Anche l’Italia si inserisce in questo percorso di maggiore affidabilità, riconosciuta dai mercati, per la politica fiscale responsabile attuata dalla premier Giorgia Meloni e dal ministro Giancarlo Giorgetti. Al contrario, la Francia è penalizzata per il deficit fuori controllo, il debito crescente e l’instabilità politica di governi, prima Barnier e ora Bayrou, ostaggio delle ali estreme e incapaci di aggiustare i conti. Questo, però, dovrebbe portare anche a un sovvertimento delle convinzioni a destra. Per anni Meloni ha predicato contro la “dittatura dello spread”, usato come “un’arma” dalla finanza internazionale contro i governi per “sovvertire” la volontà popolare. L’andamento dello spread dimostra l’esatto contrario: i mercati internazionali sono tutt’altro che ideologici, semplicemente gli investitori tendono a fidarsi di più dei governi con politiche fiscali responsabili. Non hanno alcun problema a punire la Francia e a premiare l’Italia, se quest’ultima si comporta come un debitore più affidabile.