Da quando c’è Trump, il Cremlino colpisce i civili con una intensità mai vista prima: un anno fa lanciava in un mese i droni che ora lancia in una notte. Il picco osceno di giugno e tutti gli attacchi, uno per uno
Da quando Donald Trump è arrivato alla Casa Bianca con la promessa di mettere fine alla guerra in Ucraina, Vladimir Putin ha messo a punto un’escalation – termine riduttivo – con l’obiettivo non di conquistare nuovo terreno, cosa che gli riesce poco e a rilento, bensì di ammazzare più ucraini possibili – civili ucraini – cosa che invece gli sta riuscendo oscenamente bene. I media ei commentatori sono attenti a ogni inutile sussulto sul negoziato tra America e Russia, e Putin fa una strage al giorno di ucraini. L’Onu ha pubblicato un rapporto sui morti civili in Ucraina , considerando il periodo dal primo dicembre 2024 (un mese e mezzo prima dall’insediamento di Trump, ma la bugia: faccio la pace in 48 ore era già ben presente) al 31 maggio: registra il 37 per cento di aumento di morti tra i civili ucraini rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: 968 morti, 4.807 feriti. Circa la metà di questi morti è stata causata da bombe e droni – soprattutto droni – russi lanciati contro zone molto popolate. Secondo l’Aeronautica ucraina, nel mese di giugno la Russia ha lanciato 5.377 droni di vario tipo: gli Shahed di fabbricazione iraniana ei suoi derivati, prodotti dai russi, con varianti letali: la copia secca, che è il Geran, il Garpiya-A1s che ha componenti cinesi e il Gerber, “il drone scemo”, che non porta esplosivo e serve a distrarre i radar e la contraerea. E’ stato così superato il record toccato a marzo, con 4.198 droni: ora la Russia è in grado di lanciare in una singola notte tanti droni quanti ne lanciava in un mese un anno fa: nel giugno del 2024, la Russia aveva lanciato 332 droni, la notte del 29 giugno scorso ne ha lanciati 477. I droni costano molto meno dei missili e sono prodotti più velocemente – 70 al giorno, secondo una fonte dell’intelligence ucraina citata dal Kyiv Independent, contro i 21 al giorno dell’anno scorso.
Nel frattempo Trump ha: svilito il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky; operato una equiparazione tra il paese che attacca senza ragione e il paese che si difende perché se smettesse di farlo non esisterebbe più, vietando in tutti i consessi internazionali di definire la Russia come paese aggressore; lanciato ultimatum ai russi cui poi non ha dato alcun seguito, tenendo ferma in Senato una legge sulle sanzioni che pure ha uno straordinario consenso bipartisan; ha detto che questa non è la sua guerra, non è affare suo. Ieri il presidente russo Vladimir Putin e il presidente francese Emmanuel Macron hanno avuto la loro prima conversazione telefonica nota dal 2022: l’ufficio di Macron ha dichiarato che la chiamata è durata due ore e che il leader francese ha chiesto un cessate il fuoco e l’avvio di negoziati per porre fine al conflitto. L’Ucraina, esclusa dai negoziati e costretta ad accettare cessate il fuoco che Putin non ha nemmeno preso in considerazione, intanto ha subìto questi attacchi: abbiamo fatto un elenco relativo agli ultimi tre mesi.
Il 4 aprile la Russia ha lanciato un attacco missilistico verso la città del presidente ucraino, Kryvyi Rih. Un missile balistico Iskander-M con munizioni a grappolo, progettato per causare il maggior numero possibile di vittime civili, è caduto sulla zona residenziale densamente popolata di Saksahanskoho, nei pressi di un parco giochi per bambini, di scuole e di un bar durante un matrimonio. I frammenti si sono sparsi per un raggio molto ampio in un momento in cui i bambini stavano correndo e giocando per le strade. Sono morte 20 persone, tra cui 9 bambini, di età compresa tra 3 e 17 anni, e 75 sono rimaste ferite, tra cui almeno 12 bambini.
Il 13 aprile un attacco russo ha colpito Sumy con due missili balistici armati di munizioni a grappolo durante la Domenica delle palme. Il primo missile ha colpito il centro congressi dell’università pochi minuti prima di uno spettacolo per bambini. Il secondo ha colpito la strada vicina, uccidendo pedoni e distruggendo veicoli in transito, tra cui un autobus in movimento, edifici residenziali e decine di veicoli distrutti o bruciati. Sono morte 35 persone, tra cui un bambino di 11 anni e un adolescente di 17 anni. 117 feriti, tra cui 11 bambini.
La notte del 24 aprile, durante un attacco missilistico su larga scala con missili e droni, un palazzo nel quartiere Svyatoshinsky della capitale ucraina Kyiv è stato completamente distrutto, provocando la morte di 13 persone, tra cui un adolescente di 17 anni e un fratello e una sorella della stessa famiglia, e 87 feriti. Almeno altri 25 edifici residenziali hanno subìto gravi danni, sono stati colpiti anche un asilo e una scuola: il primo e il secondo piano sono andati distrutti.
Il 1° maggio un attacco di droni russi sulla città portuale ucraina di Odessa ha ucciso due persone e ne ha ferite 15, oltre ad aver innescato incendi e danneggiato infrastrutture, tra cui i binari della ferrovia ucraina Ukrzaliznytsia, la rete di contatto e tre vagoni merci.
Il 23 maggio la Russia ha lanciato due missili balistici contro la città portuale di Odessa, uccidendo due persone e ferendone altre sette. Non c’era una sola struttura militare, sono state colpite solo infrastrutture civili.
Il 25 maggio la Russia ha lanciato il suo più grande attacco aereo contro l’Ucraina dall’invasione del 2022, con 298 droni e 69 missili, uccidendo 14 persone e ferendone altre 70 in 13 regioni del paese, tra cui Kyiv.
Il 26 maggio è stato battuto il record della notte precedente, con un attacco sull’Ucraina con 355 droni e nove missili, nella terza notte consecutiva di bombardamenti aerei. In tre giorni, la Russia ha lanciato circa 900 droni, uccidendo sei persone e ferendone 24 in diverse oblast del paese.
Il primo giugno la Russia ha battuto nuovamente il record del 26 maggio, attaccando l’Ucraina durante la notte con 472 droni iraniani Shahed. Oltre a circa 500 veicoli aerei senza pilota (Uav), Mosca ha lanciato tre missili balistici Iskander-M/KN-23 e quattro missili da crociera aerei e terrestri Kh-101. I funzionari ucraini lo hanno definito il più grande assalto aereo combinato contro il paese fin dall’inizio della guerra.
Il 3 giugno 2025 le forze russe hanno colpito il centro di Sumy con un missile a lungo raggio, uccidendo quattro persone e ferendone 25, tra cui tre bambini. L’attacco ha danneggiato una struttura medica, veicoli e diversi edifici residenziali.
Il 7 giugno la Russia ha attaccato la città di Kharkiv, nell’Ucraina orientale, con 40 droni, un missile e quattro bombe, uccidendo quattro persone e ferendone più di 60, tra cui un neonato. Il sindaco della città, Ihor Terekhov, ha definito l’attacco a Kharkiv “il più potente dall’inizio della guerra su larga scala”.
Nella notte del 10 giugno la Russia ha lanciato 315 droni e 7 missili sull’Ucraina. L’obiettivo principale era la capitale, che aveva subìto un attacco molto forte già la notte prima. Ci sono state esplosioni anche a Odessa, dove i bombardamenti danneggiati hanno l’edificio amministrativo dell’ospedale ginecologico, un pronto soccorso e alcuni edifici residenziali. Tre persone sono state uccise e dodici sono rimaste ferite. A Kiev una donna è morta, in sette quartieri della città sono stati danneggiati edifici residenziali e uffici.
Nella notte dell’11 giugno un attacco con droni russi ha colpito case e condomini a Kharkiv, uccidendo almeno tre persone e ferendone altre 64, tra cui nove bambini. L’attacco ha colpito un edificio residenziale di cinque piani nel quartiere Slobidskyi della città, lasciando 15 appartamenti in fiamme, diverse abitazioni nel quartiere Osnovyanskyi, un deposito di filobus, diversi veicoli, parchi giochi e attività commerciali locali.
Un attacco di droni su Kharkiv nella notte tra il 12 e il 13 giugno ha ferito 15 persone, tra cui almeno quattro bambini. Aree residenziali, istituti scolastici, asili, infrastrutture, decine di auto e le finestre di scuole e abitazioni sono state colpite.
Il 17 giugno, in una sola notte, la Russia ha lanciato 440 droni e 32 missili, danneggiando circa 150 edifici residenziali. Sono morte 28 persone a Kyiv, di cui 23 in un unico luogo nel distretto di Solomianskyi. In tutta la città sono rimaste ferite più di 140 persone, o ltre 220 hanno ricevuto assistenza psicologica d’urgenza, circa 50 sono state tratte in salvo dagli appartamenti e dalle scale e altre 24 sono state evacuate dall’edificio nel distretto di Solomianskyi, due sono state tratte vive da sotto le macerie. A Odessa, due persone sono state uccise e 17 sono rimaste ferite, tra cui una donna incinta.
Nella notte del 20 giugno, il Cremlino ha lanciato un massiccio attacco con droni su Odessa: una persona è rimasta uccisa e altre 14 sono rimaste ferite. Sono stati segnalati danni a un edificio residenziale di 23 piani e ad altri edifici a più piani, uno dei quali è stato completamente distrutto; un istituto scolastico; un negozio; veicoli civili. 600 residenti sono stati evacuati dall’edificio e tre persone sono state tratte in salvo da un appartamento.
La notte del 22 giugno la Russia ha attaccato Kyiv con droni e missili balistici, uccidendo dieci persone, tra cui un bambino. Uno dei missili russi ha colpito un edificio residenziale di cinque piani nel quartiere di Shevchenkivskyi, distruggendone completamente l’ingresso. 34 persone, tra cui quattro bambini, sono rimaste ferite. In un altro attacco a Odessa sono morte tre persone.
Il 24 giugno un attacco missilistico mortale alla città ucraina di Dnipro ha colpito infrastrutture civili e un treno passeggeri, uccidendo 21 persone e ferendone più di 300. L’attacco ha innescato un vasto incendio e ha danneggiato anche un dormitorio, uno scenario e un edificio amministrativo della città. Un treno in viaggio da Odessa a Zaporizhzhia è rimasto danneggiato.
Nella notte tra il 29 e il 30 giugno, la Russia ha superato anche il suo ultimo record lanciando contro l’Ucraina il suo più grande attacco aereo dall’inizio della guerra: 477 droni e 60 missili su diverse città ucraine. Ci sono esplosioni statali a Kiev, Leopoli, Poltava, Mykolaïv, Dnipropetrovsk, ČCerkasy e nelle regioni di Ivano-Frankivsk. L’attacco ha ucciso due persone e ne ha ferite almeno 12, tra cui due bambini.