A Washington un aereo di linea è precipitato dopo una collisione con un elicottero militare. Almeno 30 vittime

Il volo dell’American Airlines è poi caduto nel fiume Potomac: a bordo c’erano 64 persone, almeno 30 i corpi recuperati. Tre soldati erano sul mezzo dell’esercito. Trump: “L’incidente andava evitato”

Un aereo di linea dell’American Airlines si è scontrato questa notte con un elicottero militare Black Hawk, nei pressi dell’aeroporto nazionale Ronald Reagan di Washington. L’aereo è poi caduto nel fiume Potomac insieme all’altro mezzo, ed entrambi i relitti si troverebbero in una posizione “molto instabile”, secondo fonti citate dalla Nbc News. Sono almeno 30 i corpi recuperati dai soccorritori, ma il bilancio potrebbe essere più grave. Tre soldati dell’esercito americano erano a bordo dell’elicottero militare. Mentre sul volo erano presenti almeno 60 persone oltre a quattro membri dell’equipaggio.

Fra i passeggeri c’erano diversi atleti e allenatori del pattinaggio Usa. Lo ha reso sono la federazione sportiva US Figure Skating, precisando che il gruppo, composto anche da familiari dei pattinatori, stava ritornando dal National Development Camp, evento che era stato organizzato insieme all’US Figure Skating Championships a Wichita, in Kansas. “Siamo devastati da questa indicibile tragedia e abbiamo le famiglie delle vittime nei nostri cuori – si legge in una nota della federazione di pattinaggio – continuiamo a monitorare la situazione e rilasceremo altre informazioni appena saranno disponibili”. I media russi hanno già diffuso la notizia che a bordo dell’aereo c’erano due Evgenia Shishkova e Vadim Naumov, campioni del mondo di pattinaggio artistico in coppia della squadra nazionale russa nel 1994, che dal 1998 lavoravano come allenatori negli Stati Uniti.

Non è ancora chiara la dinamica dell’incidente, e “non ci sono indizi che possano ricondurre a gesti criminali o ipotesi terroristiche nell’incidente aereo avvenuto a Washington” ha spiegato il Federal Bureau of Investigation (Fbi), citato da NbcNews. L’esercito americano ha affermato che l’elicottero coinvolto nell’incidente con l’aereo dell’American Airlines era di stanza a Fort Belvoir, in Virginia, e, al momento dell’impatto, era in volo di addestramento.

Nel frattempo, circa 300 i soccorritori sono al lavoro in queste ore in cerca di superstiti. “Stiamo dispiegando tutte le risorse disponibili della Guardia Costiera per le ricerche, in seguito a questo orribile incidente. Stiamo monitorando la situazione e siamo pronti a sostenere i soccorritori locali”, ha affermato la segretaria agli interni americana Kristi Noem. “L’obiettivo ora è salvare le persone, ed è quello su cui si concentra tutto il nostro personale”, ha aggiunto la sindaca di Washington Muriel Bowser.

Oltre gli investigatori militari, ad indagare sulla collisione sarà la National transportation safety board (Ntsb), una agenzia investigativa indipendente del governo americano responsabile delle indagini sugli incidenti dei trasporti civili. American Airlines, da parte sua, ha informato che sta cooperando con le autorità che indagano sull’incidente: “Vogliamo sapere tutto il possibile su quanto accaduto” ha detto l’amministratore delegato Robert Isom.

“L’aereo era una su linea di avvicinamento all’aeroporto perfetta e di routine. L’elicottero stava andando diritto verso l’aereo per un periodo prolungato. Era notte limpida, le luci dell’areo erano acceso, perché l’elicottero non è andato su o giù, o perché non ha girato. Perché la torre di controllo non ha detto all’elicottero cosa fare invece di chiedergli se vedeva l’aereo. Questa è una brutta situazione che avrebbe dovuto essere evitata”, ha scritto il presidente Donald Trump su Truth.

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