Centro internazionale di Brera, una sbandata russa su Craxi

L’iniziativa con il consolato russo, organizzata senza previa comunicazione al CiB: un altro sfregio simbolico all’opera del leader socialista che si è consumato in un luogo in cui la memoria di Bettino Craxi è un segno vivo

E’ passato da pochi giorni il 25esimo anniversario della morte di Bettino Craxi, senza che la città si sia decisa a onorarne la memoria, e un altro sfregio simbolico all’opera del leader socialista si è consumato in un luogo che invece di quella memoria è un segno vivo: il Centro internazionale di Brera, fondato 50 anni fa da Craxi nel segno di una sinistra antitotalitaria, che nella sua storia ha spesso ospitato personalità del Dissenso.

L’incidente, increscioso per la storia del CiB ma non solo, lo scorso dicembre, quando il presidente Stefano Carluccio, senza previa comunicazione al Consiglio, ha organizzato un’iniziativa con il consolato russo, cinghia di trasmissione putiniana, dando “l’impressione non di sostenere la pace per l’Ucraina ma di schierarsi implicitamente a fianco della Russia”, ha detto Lia Quartapelle. Dopo un mese di dispute e dopo aver inutilmente chiesto le dimissioni di Carluccio e l’azzeramento del Consiglio, i consiglieri Massimo Ferlini e Sergio Scalpelli hanno rassegnato le dimissioni dal Consiglio direttivo. Ridare l’onore a Craxi, again.

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