Trump grazia gli assalitori del 6 gennaio e il suo partito di nuovo tace

La decisione era stata annunciata in compagna elettorale, non è una sorpresa. Ciò che sorprende è il silenzio dei repubblicani, ancora una volta passivi e appiattiti sul loro leader. Anche di fronte alle condotte eversive del neo presidente

Come promesso, il nuovo presidente americano Donald Trump ha graziato la maggioranza dei manifestanti che avevano assaltato il Campidoglio il 6 gennaio 2021, circa 1.500 persone che sono state processate e ritenute colpevoli, tra cui figure chiave dei movimenti di estrema destra come Enrique Tarrio dei Proud Boys e Stewart Rhodes della milizia degli Oath Keepers. Tarrio stava scontando una condanna di 22 anni per cospirazione violenta ai danni dello stato. Molti erano nella stessa prigione, a Washington DC, in un settore del penitenziario denominato “ala patriottica”.

Non è una sorpresa, Trump aveva spesso parlato in campagna elettorale della folla “gioiosa”, che esprimeva “amore”, il giorno in cui lui aveva dichiarato che Joe Biden non aveva vinto le elezioni, e che il vicepresidente Mike Pence non avrebbe dovuto certificare il voto. Un po’ di sorpresa c’è però nelle reazioni. Da una parte c’è Pamela Hemphill, la “nonnina Maga” che, superati i settanta, è finita dentro per due mesi per aver partecipato alla tentata insurrezione e che ha detto che rifiuterà la grazia, che non accetta la clemenza di “quel criminale di Trump”. Dall’altra parte c’è il silenzio dei repubblicani. Vero che i Never-Trump e i conservatori bushiani sono stati ormai tutti cacciati da Capitol Hill e che gli altri si sono convertiti, ma il fatto che tutti tacciano dimostra ancora una volta la passività dei repubblicani che ha portato a cancellare tutto quel che di eversivo e truffaldino ha fatto Trump dal primo al secondo mandato.

Intercettati nei corridoi i senatori e le senatrici hanno dovuto fare scena muta, dire che erano d’accordo con Trump. “Ma stiamo parlando di gente che ha assalito e picchiato dei poliziotti”, rispondono i giornalisti. Un senatore dell’Alabama dice: “Be’, picchiare i poliziotti è sbagliato, ma io non ho mai visto che lo facevano”. “Ci sono i video!”. “Mai visti”. Altri dicono “sono passati quattro anni, molti di loro hanno già pagato il loro debito”.

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