L’informativa di Salvini sui treni alla Camera. Segui la diretta

Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini è alla Camera per l’informativa “urgente” sulla situazione della rete ferroviaria nazionale e sui disagi delle ultime settimane. Ce ne sono stati anche ieri. “Faremo di tutto per garantire trasporti sempre più efficienti e sicuri. Un grande paese come l’Italia non si farà intimidire e lo dico perché da anni la rete ferroviaria è oggetto di attacchi”, ha detto il vicepremier, che poi ha espresso il proprio “sostegno ai 92mila dipendenti di Fs e alle donne e agli uomini delle forze ordine che ogni giorno sono impegnati in attività delicate e che non meritano polemiche, insinuazioni e accuse che a volte ci sono sul loro operato”. “Ringrazio anche – ha aggiunto – il mezzo miliardo di viaggiatori che nel 2024 hanno scelto i treni del nostro paese. Una scelta record mai avuta prima e in crescita”.

“Ammontano a oltre 10 miliardi di euro gli investimenti di Rete Ferroviaria Italiana nel 2024, un risultato che supera la previsione di budget di 9 miliardi. A rendere possibile questa performance, gli investimenti per la manutenzione (per il 30%), il potenziamento tecnologico della rete e l’investimento sulle stazioni”, ha osservato ancora il ministro, sottolineando che rispetto al 2022 “gli investimenti in nuove opere sono raddoppiati, da 2,8 a 5,6 miliardi di euro. Già un primo incremento è stato riscontrato nel 2023, con 3,9 miliardi di nuove opere. Nel 2020 il valore di investimenti in nuove opere era di appena 1,5 miliardi”.

“Grazie alla collaborazione con Parigi sono lieto di confermare la riapertura del Frejus ferroviario entro la fine di marzo, come promesso”, ha aggiunto.

“L’impegno senza precedenti per rispondere al Pnrr e ammodernare una rete bloccata da troppi anni può creare problemi. È fisiologico”, ha poi premesso il ministro affrontando il tema dei frequenti ritardi dei treni. “Nel 2024 i treni di alta velocità hanno avuto una puntualità di quasi il 75 per cento”, ha detto Salvini aggiungendo che “negli ultimi anni i risultati peggiori si riferiscono al 2018 quando i ministri delle Infrastrutture erano stati prima del Pd e poi dei M5s (68,8% di puntualità) e al 2020, ministro Pd e 70% di puntualità nonostante i pochi cantieri e i pochissimi convogli alla luce del covid che aveva rallentato tutte le attività”. Salvini ha ricordato inoltre che nel 2024 nell’intero settore dei trasporti si sono registrati “626 scioperi, più di uno al giorno”. Un’altra causa di ritardi e disservizi è legata ai numerosi interventi sulla rete. “Contiamo più di 1.200 cantieri”, ha detto Salvini, di cui “circa 700 per nuove opere e oltre 500 per attività di manutenzione”. E a proposito dei presunti sabotaggi nelle stazioni di Roma e Milano, sui social il vicepremier posta delle immagini e si dice “sicuro che le autorità competenti faranno presto chiarezza. Sarebbe gravissimo che qualcuno danneggiasse e bloccasse volontariamente la circolazione ferroviaria per fare battaglia sociale e politica sulla pelle di lavoratori e pendolari!”.

“Non esiste un dato aggregato dei dati accumulati ogni giorno”, attacca Elly Schlein in Aula. “Chiedete ai vostri amici tecnologici: basta un algoritmo. Noi abbiamo contato una media di 20mila minuti di ritardi al giorno. Anche durante le festività natalizie, durante l’estate, abbiamo avuto disastri. Volete accusare le opposizioni anche di questo, dei ritardi dei treni, dei chiodi?”.

Di più su questi argomenti:

Leave a comment

Your email address will not be published.