Giovanni Amoroso è il nuovo presidente della Corte costituzionale

Dopo essersi riunita in camera di consiglio oggi alle 9.30, la Corte costituzionale ha scelto come suo nuovo presidente Giovanni Amoroso, che già ricopriva la carica di presidente facente funzioni in carica dal 22 dicembre 2024 come successore di Augusto Barbera, il cui mandato è scaduto lo scorso 21 dicembre. Come primo atto, il presidente Amoroso ha nominato vicepresidenti i giudici Francesco Viganò e Luca Antonini.

ll neo presidente è stato eletto all’unanimità da una Corte non nel plenum del suo collegio, ma al minimo legale per poter deliberare, con 11 giudici su 15 (in attesa che il Parlamento riesca a trovare l’intesa sugli ultimi 4). Già vicepresidente dal 12 dicembre 2023, rimarrà in carica fino al 13 novembre 2026, quando scadrà ufficialmente il mandato di nove anni di giudice costituzionale.

Il mio impegno sarà assoluto nello svolgimento di questo incarico, con disciplina e onore come richiede l’art. 54 della Costituzione”, ha detto Amoroso nel consueto incontro con i giornalisti nella sala conferenze del Palazzo della Consulta. “Non ci sono linee programmatiche da esporre” ha spiegato il neo presidente, sottolineando che “la Corte è un organo profondamente collegiale. C’è da ricordare che la bussola nell’attività della Corte è la costituzione”. Per poi augurarsi che “il collegio della Corte possa essere integrato quanto prima”. Il Parlamento giovedì è convocato in seduta comune a tale scopo, “e c’è da augurarsi l’elezione dei giudici ancora mancanti”, ha aggiunto.

Nato a Mercato Sanseverino (Salerno) il 30 marzo 1949, è stato eletto giudice costituzionale dalla Corte di cassazione il 26 ottobre 2017. Laureatosi con lode nel 1971 in Giurisprudenza, ha cominciato la sua carriera come magistrato lavorando nella pretura di Bergamo e poi di Roma. Tra il 1988 e il 1989 ha tenuto un corso integrativo biennale di diritto civile presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Macerata, per poi ottenere incarichi di docenza di giustizia costituzionale per vari anni presso l’università di Bari LUM e la scuola di specializzazione per professioni legali dell’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli.

Diventa assistente di studio a tempo pieno del giudice costituzionale Renato Granata fino a 1996 fino a ottenere la nomina di consigliere di Cassazione nel 2000. Nel febbraio del 2013 è stato nominato direttore aggiunto dell’ufficio del Massimario della Corte e successivamente direttore dello stesso ufficio. Mentre due anni dopo è stato nominato presidente di sezione della Corte e assegnato alla Sezione lavoro, per poi (a giugno 2025) arrivare alle Sezioni unite civili come presidente di sezione non titolare, venendo altresì designato come coordinatore delle Sezioni Unite civili.

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