$Trump e $Melania

Dopo il successo di Dogecoin, i memecoin hanno conquistato il mercato delle criptovalute, arrivando a coinvolgere anche Donald e Melania Trump. L’inaugurazione del secondo mandato del presidente americano ha dato nuova linfa a queste valute digitali nate da meme, tra hype e truffe

In principio c’era il Dogecoin. Nel 2013 due programmatori, Billy Markus e Jackson Palmer, lanciarono una criptovaluta ispirata a un meme diffuso all’epoca, un cagnolino soprannominato “Doge”, con l’obiettivo di prendere in giro il settore delle criptovalute. Solo che lo scherzo non riuscì, o meglio fu preso piuttosto sul serio dalla comunità cripto.



Nel giro di pochi giorni, il valore di Dogecoin aumentò del 300 per cento e non smise più di crescere. Il 5 maggio del 2021, all’apice del boom cripto dopo la pandemia di Covid, Dogecoin raggiunse una valore di mercato di 85 miliardi di dollari: a favorirne la crescita fu anche un personaggio che proprio in quel periodo ne parlava spesso su Twitter, Elon Musk, e giurava che quella criptovaluta sarebbe stata utilizzata dagli umani su Marte, in un futuro vicino.

In quello stesso anno, Musk citò Dogecoin anche in uno sketch del programma televisivo “Saturday Night Live”, di cui era ospite. E nel 2023, dopo aver acquistato Twitter, ne cambiò il logo per qualche giorno, sostituendo all’iconico uccellino il cagnolino di cui sopra. In entrambi i casi, il valore di Dogecoin prese il volo e da allora gli investitori tengono d’occhio il profilo social di Musk nella speranza di vedere citata la loro criptovaluta di riferimento.

Occorre partire da qui, da Dogecoin, per capire le due criptovalute lanciate da Donald e Melania Trump nei giorni scorsi, rendendoli entrambi criptomiliardari. Dogecoin è stato infatti l’inizio dei cosiddetti “memecoin” (o “monete meme”), un tipo di criptovaluta scherzosa e direttamente ispirata a un meme, appunto, o più in generale a un fenomeno della cultura pop o dell’attualità.

Il legame con i meme serve ad attirare l’attenzione degli utenti, visto il dilagare e il moltiplicarsi delle criptovalute. Per capire l’aria che tira basta visitare il sito Dex Screener, che monitora e traccia l’andamento di criptovalute di ogni tipo: una schermata nera con liste infinite di nomi assurdi di altrettante valute che potrebbero essere al centro di una speculazione milionaria – o sgonfiarsi in un istante.

Al cuore c’è quindi l’hype, l’interesse mediatico, e non c’è evento più efficace nel generarlo dell’inaugurazione di un presidente – specie se quel presidente è Trump, di ritorno alla Casa Bianca. Da qui nasce l’incredibile ascesa dei memecoin $TRUMP, che nel corso del weekend ha superato i 50 miliardi di capitalizzazione, o di $MELANIA, nato poche ore dopo.

Quest’ultimo è stato annunciato dalla first lady con un tweet che rimandava al sito melaniameme.com, a conferma di quanto il termine “meme” sia stato assorbito dal settore, per quanto con un significato lievemente diverso, positivo. Il fatto che una criptovaluta esista a causa di un meme non è un problema, da queste parti, anzi, è motivo di vanto, ragione d’essere. Non stupisce quindi che nella giornata dell’inaugurazione di Trump per il secondo mandato, Bitcoin abbia superato ogni record e siti come Dex Screener siano stati invasi da memecoin posticci che provavano a cavalcare l’onda trumpiana con nomi come “$President”, “$Barron”, “$Vance”, “$Musk”, e così via.

E pensare che il 2024 si era concluso con uno scandalo legato proprio ai memecoin, quando la ventiduenne statunitense Hailey Welch, una specie di meme vivente diventata famosa su TikTok la scorsa estate con il nome di “Hawk Tuah Girl”, lanciò ai primi di dicembre la sua valuta personale. $HAWK sfiorò subito il mezzo miliardo di dollari di valore di mercato, per poi perdere il 95 per cento nel giro di poche ore. Welch si era dimostrata molto brava a sfruttare la popolarità improvvisa che le era capitata ma il caso del memecoin le attirò molte critiche e accuse di frode.



CoffeeZilla, youtuber noto per le sue inchieste sulle truffe legate alla criptovalute, pubblicò una serie di video sull’argomento, accusando Welch di “pump and dump”, una pratica illecita con cui si gonfia il valore di una valuta digitale per poi venderla in blocco, facendo profitto ai danni degli altri investitori. Lo scandalo bastò a far tramontare la stella della ragazza, ma chissà, ora che un collega di memecoin è alla Casa Bianca, le cose potrebbero cambiare anche per Hawk Tuah Girl

Di più su questi argomenti:

Leave a comment

Your email address will not be published.