Ecco come far arrivare i treni in orario

Le scelte e i lavori che Ferrovie deve affrontare per risolvere la crisi dei ritardi e delle cancellazioni. Dalla diversificazione delle stazioni di arrivo nei nodi di Roma e Milano alla realizzazione dei passanti

Le polemiche politiche sul settore ferroviario stanno crescendo dopo i guasti degli ultimi giorni. D’altronde si tratta di una lunga serie di disservizi che ha messo sotto stress i viaggiatori. Le polemiche politiche però sono inutili a risolvere le criticità che Ferrovie dello stato sta affrontando. I problemi sono avvenuti spesso nei nodi urbani e nelle stazioni più congestionate e questo ha portato ad avere ritardi sia su scala nazionale, ma anche per diverse tipologie di traffico, dall’alta velocità fino ai regionali. I principali nodi urbani e le stazioni di Roma Termini e Milano Centrale sono i punti più critici, anche perché vedono livelli di traffico molto elevato, fino alla congestione.

Ciò significa che bisogna agire velocemente su questi punti tramite una prioritizzazione del traffico ferroviario e che bisognerà prendere delle decisioni sul fatto che non tutti i treni potranno utilizzare nel prossimo futuro Milano Centrale e Roma Termini, ma dovranno attestarsi su Roma Tiburtina e Milano Garibaldi. La direttissima Roma-Firenze dovrà essere dedicata ai treni veloci, mentre sulla linea tradizionale dovranno circolare treni regionali. Vi sono poi soluzioni infrastrutturali a cui si sta lavorando, ma che impiegheranno più tempo a essere completate. I passanti ferroviari, ad esempio quello di Firenze, permetteranno di avere una separazione fra traffico ad Alta velocità (Av) e regionale (come succede di fatto anche a Bologna) e l’adozione del sistema Ertms alta densità farà sì che sugli stessi binari si potrà avere più frequenza di treni. Ci sarà però anche il rovescio della medaglia: tanti lavori significano tanti cantieri (come succede per il Pnrr), e questo porterà ad avere difficoltà legate alla mancanza di buffer laddove dovesse succedere un nuovo guasto. Un ultimo dato interessante: la puntualità del sistema Av nel 2024 è peggiorata di soli 2 punti percentuali rispetto al 2023 e si attesta su livelli di poco superiori al pre Covid.

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