Il governo dichiara guerra alle recensioni false

In un provvedimento sulle piccole e medie imprese spunta un nuovo regolamento per i giudizi degli utenti sulle piattaforme online. L’obiettivo è essere iper tutelanti con gli esercizi commerciali e turistici

Su proposta del ministro delle Imprese e del made in italy, Adolfo Urso, ieri il consiglio dei ministri ha approvato primo disegno di legge annuale sulle Pmi. Un pacchetto di interventi “per rafforzare le micro, piccole e medie imprese italiane, incentivando l’aggregazione, l’innovazione del sistema produttivo e l’accesso al credito”. Fra le sue misure spicca anche un regolamento poco attinente all’innovazione e all’accesso al credito, che riguarda il contrasto alle recensioni false online. Salutato come un “passo importante per la tutela delle nostre imprese” dalla ministra del turismo Daniela Santanchè, la disposizione punta a garantire una concorrenza leale ed equa nel mercato della ristorazione e del turismo, introducendo nuovi obblighi e strette.

Il regolamento prevede che venga verificata l’attendibilità della recensione, assicurandosi che questa sia scritta da un consumatore che abbia effettivamente usufruito del servizio o acquistato il prodotto recensito. Nel dettaglio, si legge nel testo, “il consumatore potrà rilasciare una recensione motivata entro 15 giorni dalla data di utilizzo del servizio”.

Il governo introduce regole specifiche anche su come dovrà essere scritto il giudizio: “Deve essere sufficientemente dettagliata e rispondente alla tipologia del prodotto utilizzato o alle caratteristiche della struttura che lo offre”, e dovrà “consentire il contraddittorio e la replica degli interessati”. Ma saranno vietate anche tutte quelle recensioni formulate “in relazione a un prodotto o un servizio differenti”, così come qualsivoglia attività di promozione (non dichiarata) intesa a condizionare “il contenuto delle recensioni mediante incentivi”.

L’impresa o l’esercente interessato avrà la possibilità di richiedere la cancellazione dei commenti, qualora il giudizio si riveli essere “falso o ingannevole, o qualora il commento non dovesse più essere attuale trascorsi i due anni dalla sua pubblicazione” a seguito dell’adozione di misure idonee a superare quelle criticità contenute nella recensione stessa. Mentre il legale rappresentante della struttura recensita (o un suo delegato) avranno “diritto di replicare e di ottenere la cancellazione delle recensioni che lo riguardino”. Saranno vietati poi “l’acquisto e la cessione a qualsiasi titolo di recensioni, apprezzamenti o interazioni, indipendentemente dalla loro successiva diffusione”. Un servizio erogato (dietro pagamento) da numerosi siti online, in palese violazione delle linee guida delle maggiori piattaforme online.

Le misure interesseranno principalmente le grandi piattaforme online che consentono agli utenti di commentare i servizi di imprese ed esercizi commerciali, come ad esempio The Fork, Tripadvisor, Yelp o Google. Siti internet su cui vigilerà l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm), che dovrà supervisionare il rispetto delle regole. L’autority a tutela della concorrenza lavorerà in stretta collaborazione con l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), che disciplina specifici codici di condotta che gli intermediari attivi nella diffusione di recensioni online dovranno rispettare, oltre a disporre tutte le misure indonee a garantire la veridicità dei i giudizi espressi dai consumatori, anche con mezzi tecnologicamente adeguati.

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