Puglia infelix, scontro nel Pd: Emiliano fa un esposto in Procura contro la presidente del consiglio regionale

La contesa per una emendamento approvato dall’Ufficio di presidenza ma respinto in aula. Per il governatore gli è stata sottoposta una “attestazione falsa” da Loredana Capone, che è anche vicepresidente nazionale dei dem. La norma prevede una vera tagliola per le nomine più clientelari

Una inedita guerra punica tra governatore e presidente del Consiglio regionale, segnata dall’esposto in Procura del primo per un possibile falso incluso nella legge di Bilancio. Succede in Puglia, tra due pezzi da novanta dem, mentre Elly Schlein ricaricava le batterie per la meritata sosta natalizia.

La storia è piena di aneddoti. Un conflitto istituzionale inedito nella storia delle regioni italiane si sta materializzando nell’emirato pugliese. Lo sceicco Michele Emiliano ha mandato due pec al procuratore della Repubblica di Bari per segnalare la seguente anomalia: la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone gli ha sottoposto (per la firma di promulgazione) un testo della manovra pugliese che comprende anche l’emendamento che rende stringenti i criteri per le nomine nel sottobosco di agenzie e partecipate (una sorta di tagliola contro le indicazioni più sfacciatamente clientelari). Questa legge era stata oggetto di una diatriba in aula nella sessione di Bilancio: aveva raccolto 24 voti, sufficienti per l’approvazione secondo l’interpretazione del segretario generale del Consiglio ma non per Big Mike, che brontolò al tal punto da spingere l’ufficio di presidenza a respingere la proposta (con l’espediente della mancanza della maggioranza qualificata). Solo dopo le proteste della proponente, la cinquestelle anticontiana Antonella Laricchia, lo stesso ufficio di presidenza, guidato dalla Capone, aveva corretto il tiro alcuni giorni dopo, emanando un documento in cui dichiarava l’emendamento approvato.

Il giorno di san Silvestro l’emiro ha inviato la prima pec al procuratore Roberto Rossi e nei giorni successivi ha tenuto il punto, sempre mentre Elly era in vacanza. Il presidente della regione, dopo aver ipotizzato una nuova legge abrogativa e riscontrato che la maggioranza potrebbe non avere le energie per approvarla, ha rilanciato: “Non ho nulla contro il merito della legge e se si ritiene di dover dettare le regole sul modo di fare le nomine a me va benissimo, a condizione che non si tratti di una vicenda che lede anche i diritti costituzionali. Ci possiamo ragionare ma ho dovuto segnalare i fatti alla procura della Repubblica di Bari”. La sua tesi: “Mi avevano mandato da promulgare una legge nella quale si diceva che l’art. 242 era stato approvato il 18 dicembre 2024 e non era vero. Quindi non potevo promulgare una legge che conteneva un’attestazione falsa. Poi se questa falsità costituisca o meno reato questo non è compito mio dirlo. Dopodiché non ho nulla contro il presidente Capone, compreso il suo ruolo”.




La scelta di scrivere ai magistrati nasce da questa postura: “Faccio un lavoro, quello di promulgare le leggi, che non è una cosa qualunque. Bisogna attestare la regolarità di tutta la procedura e la procedura non era regolare e l’ho rilevato. Se è stata aggiustata correttamente tutti saremo felicissimi, se invece c’è qualche problema evidentemente l’ho fatto presente all’unica autorità possibile, che è la procura della Repubblica”. Domani il gruppo Pd regionale si riunirà per provare a rammendare quello che rimane dopo giorni di polemiche

Alla ripresa delle attività dell’assemblea pugliese, la presidente del consiglio regionale, Loredana Capone, ai giornalisti ha spiegato di essere “basita” per la situazione. Ha omesso di ricordare che è anche vice presidente nazionale del Pd. La Puglia è una terra sempre foriera di formule eccentriche: quando Elly è a riposo, può succedere che un governatore dem sporga denuncia per “una attestazione falsa” legata a un atto legislativo proposto da una istituzione a guida democratica, e nessuno dal Nazareno per dieci giorni cerchi di ricomporre questa inattesa contrapposizione.

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