Da Zaki a Piperno: gli altri casi Sala

Con il rientro della giornalista l’Italia può festeggiare un nuovo successo diplomatico che consente il rientro nel nostro paese di una cittadina detenuta ingiustamente all’estero

Alle 15.30 l’aereo che riporterà Cecilia Sala in Italia atterrerà all’aeroporto di Ciampino. Ad attenderla ci sarà anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Per il governo si tratta di un successo diplomatico che ha consentito, dopo 21 giorni di detenzione, di riportare a casa la giornalista. Non è il primo risultato diplomatico ottenuto negli ultimi anni. Prima di Cecilia Sala sono stati almeno altri tre i casi a cui guardare.

Un caso simile a quello di Sala fu quello della travel blogger Alessandra Piperno. Arrestata a Tehran nel settembre del 2022 e liberata poco più di due mesi dopo. Il 10 novembre un aereo atterrato a Cimpino l’aveva finalmente riportata in Italia. La nota divulgata allora da Palazzo Chigi è quasi identica a quella usata oggi per il rientro di Sala: “Grazie a un intenso lavoro diplomatico oggi Alessia Piperno è stata rilasciata dalle autorità iraniane e si appresta a tornare in Italia. Il presidente del Consiglio. Giorgia Meloni, nel ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a che Alessia riabbracci i familiari, ha informato i suoi genitori nel corso di una telefonata, pochi minuti fa”.

Il 23 luglio del 2023, invece, dopo un intenso lavoro diplomatico, fu rimpatriato dall’Egitto Patrik Zaki dopo che il presidente egiziano Al Sisi, anche grazie alla pressione italiana, gli aveva concesso la grazia. L’attivista egiziano che studiava all’università di Bologna ara stato arrestato a febbraio 2020 appena rientrato in Egitto con l’accusa di diffusione di notizie false e incitamento alla protesta. Per il rientro Zaki aveva rifiutato il volo speciale che era stato messo a disposizione dal governo italiano. “Per noi era un obiettivo importante, io sono molto contenta di averlo centrato e voglio anche dire che, rispetto al dibattito di questi giorni, non mi aspetto per questo riconoscenza, non mi interessa”, aveva detto quel giorno la premier Giorgia Meloni in un’intervista al Tg1.

La premier ha considerato un suo successo anche il rientro in Italia di Chico Forti. L’ex velista condannato per omicidio negli Usa durante un processo considerato molto controverso che da anni si cercava di riportare in Italia per terminare di scontare la condanna. Alla fine, a metà maggio 2024, si è riusciti in questa operazione. All’aeroporto militare di pratica di Mare a Roma, il 18 maggio ad attenderlo c’era anche la premier Giorgia Meloni: “L’operazione è stata resa possibile grazie alla riservatezza del Governo che con il Dipartimento di Giustizia ha portato avanti un proficuo lavoro in collaborazione con lo Stato della Florida”.

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