Dopo averci provato con Rossella, il primario si è scatenato anche con la sua collega. Gli uomini che sono vicini alle donne molestate, nella migliore delle ipotesi, si limitano a commentare i fatti. Nessuno però prende iniziativa per proteggerle
I sospetti purtroppo sono diventati realtà. Dopo averci provato con Rossella, il primario si è scatenato anche con la sua collega. Che, dopo la titubanza iniziale, ha finalmente capito che aveva ragione l’amica a suggerirle di stare alla larga dal primario. Le ragazze però non hanno abbastanza prove per denunciare il capo, e quindi sono costrette da sole a difendersi dalle sue molestie senza rischiare di perdere il posto di lavoro. Ma non è facile. “Come è possibile, dopo tutti i metoo, che ancora non si possa denunciare un molestatore senza finire vittime due volte?”, si chiede giustamente Michele Saviani, a cui però torniamo a dire: “E tu da padre che aspetti ancora a fare una faccia di schiaffi al primario?”. Stessa domanda che rivolgiamo a Nunzio Boschi, figlio di cotanto padre, l’uomo che non deve chiedere mai, pronto a fare a botte con mezza Napoli per difendere giustizia e onore. E poi, ora che è la sua ragazza a essere vittima di un verme, se ne sta in terrazza a litigare con Samuel su chi deve avere il posto sul divano.