Sabato e domenica nel Foglio. Cosa c’è negli inserti del fine settimana

Questo weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale

Questo fine settimana nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale. Ecco cosa trovate in edicola (e potete scaricare anche qui dalle 22.30 di venerdì).


Miracolo sul Colle. Globetrotter, impassibile, inappuntabile. Contro nemici veri e immaginari, a 83 anni Sergio Mattarella rimane saldo al timone del Quirinale, e sorride pure. Ritrattone in attesa del messaggio di Capodanno – di Michele Masneri

Stiamo tutti bene. Povertà e solitudine aumentano, specie fra gli anziani. Vero. Ma ci sono numeri, come quelli della longevità, che raccontano anche altre storie – di Roberto Volpi

Cultura di massa cercasi. È la grande scomparsa insieme con la realtà, dice Vanni Codeluppi. Siamo stati inghiottiti da uno sciame digitale – di Annamaria Guadagni

Quelli qualunque. Ottant’anni fa Guglielmo Giannini fondava il settimanale con cui si inaugurò il populismo moderno. La parabola parallela di Grillo – di Maurizio Stefanini

La mutazione della pelliccia. Non la indosseranno più le signore, ma qualcun altro sì. Il declino di un simbolo del lusso, l’ipocrisia e la sostenibilità – di Fabiana Giacomotti

Primi della classe. Quando nei partiti sapevano leggere e scrivere. E frequentavano le librerie. Gianni Cervetti ricorda “I ragazzi di via Rovello” – di Siegmund Ginzberg

Il cielo sopra il deserto. Un padre perduto e una madre lontana. Wenders ritrae le solitudini americane in “Paris, Texas”, di nuovo al cinema – di Vittorio Bongiorno

Napoli, mille e una storia di cinema, fiction e teatralità. Infinite sono le maschere di chi la abita, ogni scorcio un set. Meglio interpretare un personaggio che rimanere “zi’ nisciuno”. Da De Crescenzo a “L’amica geniale”, da “Inganno” a “Mare fuori” – di Francesco Palmieri

Corpi mistici. Gli ultimi libri di Walter Siti e Vittorio Lingiardi, indagini sull’identità fisica nell’èra digitale. Simboli, narcisismo e destini del desiderio – di Donatella Borghesi

C’è del genio in quella città. Dall’impresa collettiva della Fabbrica del Duomo al Futurismo, così Milano è cresciuta non solo come locomotiva economica ma come capitale delle arti. Una mostra attraverso i secoli alle Gallerie d’Italia – di Maurizio Crippa

Nuovo Cinema Mancuso. I film della settimana, le serie del momento e i dietro le quinte raccontati da Mariarosa Mancuso

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