Perché l’onorevole Giuseppe Conte le spara sempre oggi invece che domani

La risposta al quesito potrebbe celarsi in un lungo studio testé concluso da un gruppo di scienziati dell’University College di Londra

Fate qualsiasi attività fisica, qualunque essa sia, dall’essere strutturata al semplice salire le scale una volta o due, da quattro passi nel parco ai cento metri olimpici, non importa infatti la quantità dello sforzo, e il vostro cervello ne avvertirà beneficio il giorno successivo, non nello stesso giorno, cioè, in quello dopo, quando grazie a quell’attività, per modesta che sia, ricorderete di più, sarete più logici, sembrerete più intelligenti e saprete collegare i concetti al vostro meglio. A dirlo, anzi, ad averlo scoperto, è stato un lungo studio testé concluso da un gruppo di scienziati dell’University College di Londra su un ampio campione di persone tra i cinquanta e gli ottant’anni e pubblicato ora sul prestigiosissimo International Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity. Ecco. Questo potrebbe spiegare, forse, il glorioso mistero per cui l’onorevole Giuseppe Conte ci riempie quotidianamente di così tante cazzate. Non dice mai: “A questa domanda risponderò domani”. Macché, la spara sempre oggi.

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  • Andrea Marcenaro
  • E’ nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.

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