La solidarietà del Senato dopo l’arresto in Iran di Cecilia Sala

Dopo la notizia dell’arresto, dal Senato arriva la solidarietà per Cecilia Sala – detenuta in Iran senza alcuna accusa dal 19 dicembre. All’inizio della seduta odierna diversi senatori, appartenenti a tutte le forze politiche, sono intervenuti per condannare il regine di Teharan ed esprimere messaggi di vicinanza per la giornalista.




“Siamo molto preoccupati. Sappiamo che il governo è al lavoro, siamo vicini alla diplomazia e chiediamo al governo di tenerci informati e di coinvolgerci. È una situazione molto delicata. Vicinanza anche ai colleghi di Sala”, ha detto Alessandro Alfieri del Pd.

Per Enrico Borghi di Italia viva, “la decisione del regime iraniano merita una riflessione e un invito. Crediamo che sia essenziale che il Parlamento non si divida anche per sottolineare la differenza tra un regime autocratico e uno democratico nel quale la libertà di informazione è fondamentale”.



Stefania Craxi, di Forza Italia, ha poi sottolineato: “L’arresto è inaccettabile. Il governo si è mosso immediatamente. Dobbiamo raccogliere poi l’appello della famiglia perché in queste situazione meno clamore aiuta alla soluzione del caso. Dobbiamo evitare le polemiche e dare appoggio al governo”.

Per Fratelli d’Italia, Giulio Terzi ha espresso la solidarietà ai familiari di Sala e il sostegno al governo: “Dobbiamo essere attenti a non creare polemiche nocive per il negoziato”. Il gruppo della Lega si è detto indignato “per il rapimento di Sala”, ha affermato Marco Dreosto, mentre il capogruppo del Movimento 5 stelle, Stefano Patuanelli, ha inviato la solidarietà ai parenti della giornalista: “Si deve mantenere un tono adeguato alla criticità del momento”.


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