La provincia afghana di Paktika, un altro confine instabile

Il Pakistan colpisce l’Afghanistan e i suoi miliziani. L’ennesima escalation fra i due paesi che rischia di aumentare ulteriormente la tensione globale su uno dei punti più tormentati d’Asia. Risposte e ritorsioni

Il bombardamento aereo di due giorni fa da parte del Pakistan nella provincia afghana di Paktika, contro il gruppo armato Tehrik-i-Taliban Pakistan (Ttp), è l’ennesima escalation fra i due paesi che rischia di aumentare ulteriormente la tensione globale anche su uno dei confini più tormentati d’Asia. L’incursione aerea pachistana del 25 dicembre avrebbe provocato la morte di almeno 46 persone. Gli attacchi hanno preso di mira quattro località nel distretto di Barmal, vicino al confine con il distretto pachistano del Waziristan meridionale. L’altroieri il governo talebano ha convocato l’ambasciatore pachistano a Kabul – ambasciata che non ha mai smesso di funzionare anche dopo il ritorno dei talebani nell’agosto del 2021 – per protestare ufficialmente contro quella che ha definito una violazione della sovranità territoriale. “L’Emirato islamico non lascerà questo atto vile senza risposta e considera la difesa del suo territorio un diritto inalienabile”, ha scritto su X Enayatullah Khowarazami, portavoce del ministero della Difesa dei talebani.

Gli attacchi sono arrivati poche ore dopo la visita a Kabul di Mohammad Sadiq, rappresentante speciale pachistano per l’Afghanistan, ma ora la leadership talebana accusa il Pakistan di voler deliberatamente sabotare le relazioni diplomatiche. La scorsa settimana i miliziani del Ttp hanno rivendicato l’attentato che ha ucciso almeno 16 soldati pachistani sempre nel Waziristan meridionale. Il Ttp è un alleato stretto dei talebani afghani, e il governo di Islamabad accusa la leadership di Kabul di non fare abbastanza per controllare i miliziani. Alcuni analisti ritengono che i raid siano un segnale di avvertimento ai talebani da parte di Islamabad, che aveva tentato ripetutamente la via diplomatica senza risultati. Se la pazienza del Pakistan “è finita”, come dicono alcuni esponenti politici, ora il problema rischiano di essere le potenziali ritorsioni, sia del Ttp sia dei talebani. Sia Kabul sia Islamabad sono due forti alleati di Pechino, un triangolo che non ha ancora trovato, però, una metodo per sedare gli interessi strategici dei rispettivi paesi.

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