Pfm, Orchestraccia e Gabry Ponte sostituiscono Tony Effe, Mahmood e Mara Sattei. Il nuovo concertone meno pop e più retrò non lo organizza l’assessore riformista ai Grandi eventi Alessandro Onorato, ma il capo della sinistra della Garbatella, l’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio
Pare che prima di arrivare a Gabry Ponte in Campidoglio abbiano provato anche Bob Sinclair e Gigi D’Agostino. Si cercavano con il lumicino vecchie glorie degli anni 90 per salvare il Capodanno. Dopo la cacciata del trapper Tony Effe, reo di testi sessisti, e la rinuncia per solidarietà di Mahmood e Mara Sattei, al Circo Massimo, per l’ultimo dell’anno, rischiava di saltare tutto. Il sindaco Roberto Gualtieri però non ha voluto arrendersi. Dopo l’iniziale idea di spostare tutto a Piazza del Popolo per un evento in tono minore, è stata proprio la presenza del dj che remixò con successo Geordie di Fabrizio De Andrè ad aver convinto Palazzo Senatorio a non spostare il concertone dal Circo Massimo. Con lui sul palco ci saranno la Pfm, l’Orchestraccia e l’Orchestra popolare la notte della taranta. Un concerto un po’ rétro, un po’ festa dell’Unità, non proprio come quello immaginato dall’assessore ai Grandi eventi Alessandro Onorato che, con Tony Effe & C, puntava ad attirare i giovani. In tanti andranno al contro capodanno organizzato dal trapper al Palaeur, prezzo simbolico 10 euro. Dal Campidoglio non si riesce comunque a capire se il nuovo palinsesto abbia permesso di risparmiare almeno qualche soldo alle casse comunali. Di certo c’è che non è stato Onorato, ancora scottato dalla vicenda Tony Effe, a occuparsi del nuovo cartellone, anche se anche il suo capo segreteria ha partecipato al tavolo di emergenza voluto dal sindaco Roberto Gualtieri e coordinato dal suo capo staff Albino Ruberti per trovare una soluzione.
L’alternativa l’ha tirata fuori dal cappello quello che in Campidoglio è una sorta di anti Onorato. Il neo assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio, a sinistra del Pd, al quale in teoria spettava invece l’organizzazione di Capodarte, una serie di eventi e concerti sparsi per la città che si terranno il primo gennaio. La suddivisione di ruoli prevedeva questo, invece, alla fine, a Smeriglio è toccato gestire anche il 31. Lui e Onorato sono gemelli diversi. Entrambi non sono proprio organici al Pd. Il primo, inventore della civica di Gualtieri, fu candidato in passato con Alfio Marchini, dopo un primo giro in Assemblea capitolina proprio con il Pd. E’ espressione della sinistra riformista e non disdegna, la storia del concerto insegna, iniziative pop, senza troppe pruderie e moralismi. Smeriglio, entrato in giunta nelle ultime settimane, invece si era candidato all’Europarlamento con Avs (fregato da Ignazio Marino), dopo una legislatura con il Pd, dove era stato chiamato da Nicola Zingaretti di cui era stato vicepresidente durante il primo mandato in regione. Amatissimo da Goffredo Bettini, e padre della corrente della “sinistra garbattellara” romana, come Onorato dal Pd entra e esce. Solo che se uno arriva da destra, l’altro giunge da sinistra. E alla fine questa vicenda del concertone palesa così anche in musica due idee di sinistra molto diverse, una pop e riformista, una radicale e nostalgica. A Roma stavolta ha vinto la seconda, ma comunque alla fine si tengono insieme. Sarà anche per questo che su tutta questa vicenda la segretaria del Pd Elly Schlein – che Tony Effe lo ballava di gusto all’ultimo gay pride – ha preferito rimanere sempre muta. Sesso, samba e silenzio.