Fratelli di mance. La lista degli odg, le opere serie, le opere buffe e i comuni “figli e figliastri” nella manovra

Tradate e Nocera Umbra, comuni “rappresentati” da deputati che sono anche stati sindaci, e i casi estremi: treni enogastronomici e riqualificazioni simil-Caivano. E poi i finanziamenti a comune di “Carmagnano”, il paese che non c’è nella denuncia del dem Fornaro

Curare il collegio. Si dice così quando il deputato o il senatore torna nel luogo dov’è stato eletto. Gira, va, vede gente, fa cose. Soprattutto: raccoglie richieste e cahiers de doléances dalle comunità locali e, quando rientra a Roma, cerca di rappresentare il territorio, idealmente e materialmente. Ed ecco che, in prossimità dell’approvazione della legge di Bilancio, il deputato o il senatore cerca di far sentire il suo peso, figuriamoci se è o è stato pure sindaco o nume tutelare di questo o quel luogo. E capita che gli ordini del giorno alla legge di Bilancio offrano una fotografia delle richieste suddette, con elenco in calce in un comma della manovra (cosiddetta “legge mancia”), per uno stanziamento di 102 milioni di euro distribuiti in tre anni, dalle Alpi alla Sicilia. Succede così che, nell’elenco, le opere serie – circonvallazioni, scuole, rotatorie, ponti, sostegno ad associazioni benefiche – si mescolino a quelle che appaiono opere curiose, se non buffe. Si nota dunque, tra le indicazioni di Forza Italia, accanto a interventi per l’Associazione Locanda del Samaritano di Catania per i senza fissa dimora (100 mila euro nel 2025 e nel 2026), accanto ai 50 mila euro indicati per “l’attività di sostegno svolta nei confronti dei lavoratori stranieri” e ai 200 mila euro per la Fondazione nazionale delle istituzioni pro ciechi, anche la previsione di 100 mila euro nel “distretto agroalimentare di qualità jonico salentino di Lecce”, per la realizzazione di un “percorso enoturistico a bordo di treni storici”.

Per carità, ogni treno ha il suo passeggero, così come ogni quartiere il suo salvatore: in questo caso sempre gli azzurri si spendono a favore della Giornata nazionale delle periferie urbane (100mila euro), area tradizionalmente cara ai meloniani e, in tempi di vacche grasse per la Lega, anche ai salviniani. Fatto sta che, nella lista, la Lega compare intanto in due casi di doppio impegno, per così dire. Rispetto al comune di Tradate (provincia di Varese), infatti, dov’è stato sindaco per dieci anni il senatore leghista ed ex sottosegretario Stefano Candiani, si notano 150 mila euro di stanziamento ipotizzato per la “progettazione e la realizzazione del parco urbano attrezzato di Villa Mayer” (subito dall’opposizione si è levata la voce del consigliere regionale pd Samuele Astuti: “A Tradate sono stati destinati 150 mila euro perché città di un parlamentare leghista; agli altri comuni, che non potevano contare su appoggi governativo, nulla”).

Sia come sia, più a sud, nel comune di Nocera Umbra, città dov’è sindaco il deputato leghista Virginio Caparvi, la stessa cifra di 150mila euro compare rispetto allo stanziamento ipotetico per la “riquilificazione del campo da calcio sintetico”. Ci pensa, da Facebook, il capogruppo alla Camera leghista Riccardo Molinari, a sottolineare invece i lavori pesanti, nel senso del terzo valico: al comune di Gavi andranno 5 milioni di euro tra 2025 e 2026 per finanziare la realizzazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica della nuova circonvallazione in un’area strategica. Riguardo al Piemonte, ma contro Fratelli d’Italia, si scaglia il deputato pd Federico Fornaro, cui è balzata agli occhi la previsione di stanziamento di 130 milioni di euro per il pagamento del canone di locazione all’Inail in un comune non presente sulla carta geografica: “Carmagnano a Torino non esiste, esiste ‘Carmagnola’”, tuona il deputato. E la realtà è ancora più dispettosa: esistono Carmagnola e Carignano, da cui forse la crasi che ha prodotto il non esistente “Carmagnano”. Intanto a Tivoli, patria del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, l’indicazione è di un milione di euro per la rigenerazione urbana del centro storico, mentre a Lanuvio (provincia di Roma), patria del deputato di FdI Andrea Volpi, anche sindaco del medesimo comune, si vorrebbero destinare 500 mila euro alla realizzazione della cosiddetta “passeggiata delle Fontanelle” tra la stazione e il centro storico. Ma va pur detto che tutta l’area di Roma è molto attenzionata dai meloniani (Mentana, Bellagra, Anticoli Corrado, Pomezia). Tra le curiosità: Noi moderati si concentra su cultura e ricerca. Si indicano fondi per il Censis, ma anche per l’associazione Progetto eventi di Agrigento, per l’associazione Europa-Mediterraneo a Roma, per la Fondazione per la Sussidiarietà a Milano. E a Tor Bella Monaca (Villaggio Falcone), a Roma? Zona difficile: il minisindaco di centrodestra del VI municipio, Nicola Franco, ha chiesto direttamente alla premier (e otterrà) un intervento di riqualificazione per l’ex palestra Heaven, sul modello dell’ex centro sportivo Delphinia di Caivano.

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  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l’Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l’hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E’ nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.

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