Il mercatino di Natale di Piazza Mazzini, il Vintage Market al San Paolo District e poi c’è una new entry in città, con un anno di attività appena compiuto: l’Emporio centrale, a largo del Teatro Valle. Ecco qualche consiglio per evitare di finire disperati da Tiger
Il regalo dell’ultimo minuto è il classico genera-ansia. Quello da fare alla persona cui non si era proprio pensato e che viene in mente in zona Cesarini, a ridosso del 24. Oppure magari è quell’amico/a che non avevate preventivato di vedere e invece vi ha invitato per un una cena o un aperitivo e non ci si può presentare a mani vuote (anche per evitare l’imbarazzo di ricevere un dono senza avere nulla in cambio). Ma c’è anche chi si riduce all’ultimo per tutti, così da annientare l’indecisione: non c’è più tempo, andrà bene per forza, prendere o lasciare. Ci sono poi famiglie in cui i regali di Natale sono stati aboliti, si fanno solo ai bambini, ma questa è già un’altra storia. Qualche consiglio per evitare di finire disperati da Tiger.
Il primo luogo è il mercatino di Natale di Piazza Mazzini. Anche quest’anno presente, sempre più ricco, per regalare un po’ di atmosfera natalizia agli abitanti del rione Prati. Si sviluppa lungo il perimetro circolare della fontana realizzata tra il 1927 e il 1930 da Raffaele Vico, con rappresentati segni zodiacali, cornucopie, aquile mussoliniane e fasci littori. Se volete abbellire casa, albero e presepe, non c’è che l’imbarazzo della scelta tra palle artistiche, decorazioni, Babbi Natale, accessori per la tavola, ninnoli e soprammobili, composizioni floreali e boschive, biancospini, gnomi, fate e statuette. Non siamo a San Gregorio Armeno, ma ci si difende. C’è lo stand tutto viola dei prodotti provenzali, ce n’è uno dove si realizzano collane, anelli e orecchini con i bottoni, poi quadri e sculture, oggettistica varia, ceramiche siciliane, lampade che proiettano stelle sul muro, piantine depuratrici da appendere, artigianato marocchino e pure tappeti persiani. Altro luogo da non perdere è il Vintage Market, al San Paolo District, che per Natale si propone con la formula “Giftland, la città del regalo”, dando spazio agli stand a clima natalizio. “Abbiamo voluto dare spazio all’artigianato fatto a mano ed eco sostenibile. Ci sarà poi intrattenimento per i bambini con renne e Santa Claus, ma pure ‘apette’ gastronomiche con golosità del Natale”, racconta Angela Sessa, una delle ideatrici del market. Qui tra abiti vintage, accessori, vinili, lampade, manifesti, sculture luminose, accessori di ogni tipo e genere, è davvero impossibile uscire a mani vuote: qualcosa troverete di certo. In questo week end pre-natalizio è aperto sabato 21 e domenica 22 dalle 10 alle 20.
Una new entry in città, con un anno di attività appena compiuto, è Emporio Centrale, a largo del Teatro Valle. Qui due trentenni, Mikhail Caponeri e Giulio Rosati, si sono inventati un luogo forse unico in Italia, un emporio con articoli di uso quotidiano dal sapore retrò, che spesso sconfinano nell’interior design. “Abbiamo oggetti iconici della quotidianità italiana ancora in produzione”, spiega Mikhail. Metro in legno, barattoli in alluminio, carte Modiano, Coccoina, il gioco delle bocce, lo spazzolino Accakappa, coltello per funghi, creme profumate e schiume da barba, spazzole da bagno. Uno strano oggetto apri-barattoli e quello per fare la riga agli gnocchi. Come già scritto su questo giornale, sembra di entrare in un piccolo museo del Novecento. Accattivanti anche i manifesti con i testi delle canzoni italiane. “Le idee ci vengono pescando nelle memorie d’infanzia, cercando in rete e guardando vecchie pubblicità come Carosello. Poi contattiamo le aziende, non tutte sono ancora operative. Per gli italiani è un tuffo nel passato, per gli stranieri è un museo a portata di mano”, racconta Giulio. Di recente si sono visti Harry Styles degli One Direction e lo stilista Alessandro Michele.
Tornando in zona Prati, può essere utile fare un salto da Officina Angelico, in Viale Angelico 3, dove potrete scovare qualcosa tra abbigliamento, gioielli, borse, design e architettura, “tutto in un posto solo”, recita la descrizione su Instagram. Varcando la soglia, sembra di entrare in un luogo incantato, perfetto per l’atmosfera del periodo. “Io ci vado per fare regali e poi esco che ho preso cose solo per me”, racconta un’amica. Adatto soprattutto alle fanciulle, ma non solo.