Salvini assolto nel processo Open Arms: “Sono felice, proteggere i confini non è reato”

La sentenza pronunciata nell’aula bunker Pagliarelli di Palermo. Assolto il leader leghista, che era accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio

Il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini è stato assolto nell’ambito dell’inchiesta Open Arms, a Palermo. “Sono felice. Dopo tre anni ha vinto il buonsenso, ha vinto la Lega, ha vinto l’Italia”, ha detto Salvini fuori dal tribunale commentando la sentenza. “Ha vinto il concetto di difendere i confini: proteggere i confini non è reato. Vado avanti ancora più determinato di prima. Questa sentenza non assolve solo me ma un’idea. Chi usa i migranti per fare politica oggi ha perso e torna in Spagna con le mani in saccoccia. E’ una bellissima giornata per l’Italia. Da domani torno in ufficio a lavorare. Abbiamo rischiato, ma chi nella vita non rischia non va da nessuna parte. Buon Natale a tutti voi”.

Il ministro delle Infrastrutture del governo Meloni era accusato di sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio. Nell’agosto del 2019, da ministro dell’Interno, aveva impedito lo sbarco di 147 migranti per 19 giorni soccorsi dalla ong spagnola Open Arms. L’autorizzazione a procedere del Senato era stata votata nel luglio del 2020 con il voto favorevole del Pd, di Italia Viva e del M5s, partito con cui Salvini era al governo all’epoca dei fatti al centro di questo processo.

La premier Giorgia Meloni ha espresso “grande soddisfazione per l’assoluzione del vice presidente e ministro Matteo Salvini nel processo Open Arms. Un giudizio che dimostra quanto fossero infondate e surreali le accuse rivoltegli”. In un post su instagram ha poi aggiunto: “Difendere i confini italiani non può essere mai un crimine. Una grande notizia l’assoluzione di Matteo Salvini. Proseguiamo insieme, con tenacia e determinazione, per combattere l’immigrazione illegale, il traffico di essere umani e difendere la sovranità nazionale. Evviva!” Mentre il leader di Forza italia e vicepremier Antonio Tajani ha twittato: “C’è un giudice a Palermo! Un abbraccio a Matteo Salvini”.

“Una sentenza giusta, perché sarebbe stato assurdo condannare un ministro per un atto politico assolutamente legittimo, compiuto nell’esercizio delle sue funzioni”. Lo ha affermato il leader di Noi moderati, Maurizio Lupi, nel commentare la sentenza. “Matteo Salvini – aggiunge Lupi – ha applicato la legge, nello specifico un decreto che era stato approvato dal Consiglio dei ministri, e questa non poteva essere una colpa. La verità è che questo processo non si sarebbe dovuto mai nemmeno fare, perché le scelte politiche di un governo devono essere giudicate dagli elettori. Una condanna sarebbe stata incomprensibile e avrebbe costituito un precedente grave e pericoloso”.

Dall’Ungheria esulta il primo ministro Viktor Orbán: “La giustizia ha prevalso! Bravo Matteo Salvini! Un’altra vittoria per i Patrioti”.

Commenti anche dall’opposizione. “Le sentenze si rispettano e questa dimostra che i giudici agiscono nella loro autonomia” ha detto in una nota Angelo Bonelli, deputato di Avs e co-portavoce di Europa Verde. “La destra non potrà dire che sono ‘zecche rosse’, affermazione purtroppo usata molte volte. Rimane inalterato il nostro giudizio politico: Salvini non ha difeso i confini dell’Italia, ha tenuto per settimane in mezzo al mare 147 naufraghi tra cui donne e bambini per meri calcoli elettorali”.

“I giudici sono un potere autonomo e quindi sebbene che tutte le forze di centrodestra lo tengano a mente quando pensano di avere ragione e quando pensano di avere un’opinione contraria. Prendiamo atto di questa sentenza, va rispettata, potrà essere commentata quando verrà depositata”. Lo ha detto Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle commentando la sentenza con i cronisti, in Transatlantico alla Camera. “Sulle politiche migratorie bisogna essere concreti” ha aggiunto, “bisogna lavorare a livello europeo, la tutela dei diritti fondamentali dei migranti va tenuta presente, bisogna imporre una situazione a livello europeo, non bisogna abbandonarsi alla propaganda che non porta da nessuna parte”.

“La nostra critica alle scelte di Meloni e Salvini oggi come ieri è tutta politica e non cambia di un millimetro perché è sulla politica che li batteremo, le sentenze si rispettano sempre a differenza di quanto fa la destra e la nostra dura opposizione alle loro scelte continuerà”. Così la leader del Partito democratico Elly Schlein ai cronisti alla Camera.

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