Dopo le critiche di molti esperti sulla partecipazione di Rino “Jupiter” Liuzzi a una conferenza organizzata dalla Lega Italiana per la Lotta ai Tumori, il presidente Schittulli risponde: “Non volevamo promuovere l’antiscienza”. Ma restano ancora diversi punti da chiarire
Finalmente. A seguito dell’iniziativa di molti esperti e sotto l’egida dell’associazione Luca Coscioni, nonché degli scienziati e delle scienziate che fanno parte del Patto Trasversale per la Scienza che non hanno lasciato solo Il Foglio, il silenzio è cessato, e gli argini si sono rotti: tutta la stampa, da Repubblica, al Corriere, al Fatto Quotidiano, al Secolo XIX, al Quotidiano Nazionale, al Mattino, all’ANSA, tutti hanno rilanciato le questioni sollevate dalla presenza dell’astrologo Rino Liuzzi, alias “Jupiter”, quale moderatore della conferenza stampa di presentazione delle attività della Lega Italiana per la Lotta ai Tumori (LILT) al ministro della Salute, svoltasi presso la sede del suo dicastero il 5 dicembre scorso.
Alla fine, la risposta è arrivata dalla LILT, per mezzo del suo presidente, Francesco Schittulli; ed è di questo che vogliamo riferire ai lettori, alla comunità scientifica e ai cittadini.
Innanzitutto, il presidente Schittulli ci tiene a riportare che il ministro era all’oscuro della partecipazione dell’astrologo all’evento cui avrebbe dovuto presenziare; non facciamo fatica a credere al ministro, visto che in nessun modo questo era evidenziato negli inviti e nella comunicazione dell’evento, ma ci chiediamo comunque se sia normale che si svolgano presso il ministero della Salute eventi che possano essere moderati dal primo astrologo che passa, senza che vi sia nessuna forma di controllo.
Pur a voler ignorare questo non trascurabile aspetto, ciò che onestamente lascia stupefatti è il tenore della risposta del presidente della LILT professor Schittulli, per più di un motivo.
Per cominciare, egli afferma che “il signor Liuzzi non è stato invitato come esperto per parlare di cancro, né in quella sede ha espresso opinioni in ambito oncologico.” E infatti il signor Liuzzi ha introdotto la conferenza stampa parlando di influssi della Luna e di Giove, di equilibrio con l’universo e così via; la questione che Schittulli sembra voler ignorare è che cosa ci facesse lì a moderare l’evento, e come i temi astrologici possano mai essere di alcuna rilevanza per la scienza, per la LILT e per un evento in cui si dovrebbero presentare le sue attività, come a tutti – ministro incluso – era stato comunicato dagli inviti pervenuti. Perché mai Liuzzi era lì, e che senso aveva il suo intervento?
Il presidente della LILT esprime il suo rammarico perché non era assolutamente intenzione della LILT “promuovere o legittimare approcci antiscientifici, né mancare di rispetto alla sede istituzionale che ci ha ospitato o alle migliaia di sostenitori che ci accompagnano nel nostro cammino.” E allora qual era la sua intenzione, di grazia, nel sedere accanto a un astrologo che pretende di insegnare ai fisici la cosmologia e soprattutto, come ogni astrologo, pensa che ci sia “un collegamento tra quello che mi succedeva e il cielo” – evidentemente malattie incluse?
Perché ha portato “Jupiter” al ministero della Salute, la casa della sanità pubblica, presidente Schittulli? Lei afferma che LILT è stata fraintesa: ci spieghi lei, allora, qual era dunque il significato reale di questa presenza come moderatore alla presentazione delle attività della LILT, che dovrebbero essere orientate alla prevenzione e alla cura oncologiche? E cosa non avremmo capito, di fronte agli sproloqui su Luna, Giove e Universo?
Ma ignoriamo pure questi aspetti – fingiamo cioè che lei non sia capace di ammettere semplicemente un clamoroso errore di comunicazione e di rispetto istituzionale, occorso a lei e alla LILT per ragioni che tutto sommato non ci interessa nemmeno approfondire.
Guardiamo avanti, come si dice; consideriamo il buono delle sue ultime dichiarazioni, laddove lei scrive che “non era assolutamente nostra intenzione promuovere o legittimare approcci antiscientifici”.
Allora, sarà senza dubbio pronto a intervenire dal momento che, all’interno dei centri LILT, si propinano cose come la “medicina energetica” e, naturalmente a pagamento, si offrono prestazioni che includono cose come una visita “omeomesoterapica”, in piena continuità con quell’armamentario pseudoscientifico che dal pensiero magico risale tanto all’astrologia, quanto a ogni sorta di fuffa utile a dissetare chi ricerca il pensiero magico come alternativa più interessante alla realtà scientifica.
Più volte abbiamo scritto come il placebo ha un suo lecito utilizzo in medicina; ma naturalmente non dobbiamo spiegare alla LILT, che anche nelle sue ultime dichiarazioni intende confermare la sua fiducia nella scienza e il suo rigetto della pseudoscienza, come la somministrazione di un placebo non giustifichi affatto né un eccesso di costo dello stesso né, soprattutto, la somministrazione contestuale di pensiero magico alternativo a quella scienza di cui anche la LILT vorrebbe farsi portabandiera.
Vogliamo quindi crederle, presidente; vogliamo credere che abbiamo frainteso la sua buona fede, anche senza che lei ci spieghi dove trovare il senso vero dell’intervento accanto a lei di un astrologo a un evento istituzionale LILT al ministero, e vogliamo persino credere che le stupidaggini dette dall’astrologo avessero qualche recondito buon fine, che noi non siamo riusciti a intendere; ma a fronte di questa fiducia da parte nostra, dovranno pure seguire azioni da parte sua e della LILT, che possano fugare ogni dubbio circa il fatto che un ente finanziato nel 2024 con 1.350.000 euro di soldi pubblici provenienti dal ministero della Salute, con 2.000.000 di euro di altri soldi pubblici in ossequio alla legge 30 dicembre 2021 n. 234 art. 1 comma 275 e con altri fondi pubblici provenienti dal ministero dell’Economia, sia davvero allineato con la scienza e la medicina basata sulle prove, e non con gli astri, le bufale energetiche e le fesserie pseudoscientifiche che sempre più minacciano la salute degli italiani.