Il bilancio al momento è di due morti e diversi feriti. Chiusa in entrambe le direzioni l’uscita di Calenzano dell’A1 e i treni sulle linee Firenze-Bologna e Firenze-Prato-Pistoia subiranno limitazioni e cancellazioni
C’è stata una forte esplosione nel deposito carburanti dell’Eni a Calenzano, in provincia di Firenze. Al momento il bilancio delle vittime è di due morti e nove feriti, dei quali due molto gravi. Ci sono anche tre dispersi. Morti e dispersi, tutti operai, hanno un’età compresa tra i 45 e i 62 anni. Oltre a queste, altre 17 persone si sono presentate in maniera autonoma in strutture ospedaliere per cure mediche di lieve entità.
La colonna di fumo è stata visibile anche dai comuni limitrofi. In mattinata il Dipartimento della protezione civile ha attivato un allerta per un raggio di cinque chilometri dalla zona di esplosione, “con cui si chiede di tenere chiuse le finestre e di non avvicinarsi alla zona”. Tuttavia Arpat ha comunicato che “non ci sono rischi per la salute causati dall’incendio”, ha detto il comune di Calenzano, che ha proclamato il lutto cittadino per oggi e domani.
La ricostruzione e le testimonianze
I Vigili del Fuoco hanno in breve tempo domato le fiamme in modo da evitare la propagazione ai depositi vicini. Sul luogo del disastro è arrivato il procuratore capo di Prato, Luca Tescaroli, che ha aperto un fascicolo di indagine e l’area in cui è avvenuta la deflagrazione è stata posta sotto sequestro. Secondo una prima ricostruzione, l’esplosione sarebbe avvenuta in seguito alla perdita di liquido durante le operazioni di ricarica delle autobotti. La deflagrazione è avvenuta in un’area definita punto di carico dove le autobotti effettuano il rifornimento. Le fiamme sono rimaste confinate alla zona pensiline di carico e non hanno interessato il parco serbatoi, ha comunicato Eni in una nota, anche se più di un mezzo sembra essere stato raggiunto dall’incendio, così come anche la pensilina della struttura.
“Non ho mai visto niente del genere nella mia vita, sembrava ci avesse attraversato un tuono”, ha detto all’Ansa uno dei feriti in maniera meno grave, un cinquantenne che si trovava nel suo ufficio a circa cento metri dal luogo dell’esplosione e che è stato portato all’ospedale Santo Stefano di Prato. “Non abbiamo capito che cosa è successo, perché tutto è accaduto in pochi secondi. L’esplosione – racconta il testimone – è stata così forte da farci saltare per diversi metri all’interno del nostro ufficio, i vetri si sono sfondati e ci hanno ferito. È stata l’esperienza più traumatica di tutta la mia vita. Sono ancora stordito”.
“Il mio furgone si è alzato di due metri da terra e per il boato ora sento poco”, racconta invece un corriere.
Le reazioni
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni “esprime il più sentito cordoglio per le vittime, la vicinanza ai feriti e alle famiglie colpite e il ringraziamento a quanti si stanno prodigando nei soccorsi”.
Le sezioni locali di Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato uno sciopero generale provinciale di 4 ore (fine turno) per l’11 dicembre con manifestazione (14:30-16:30) a Calenzano. I sindacati esprimono “dolore per la tragedia, cordoglio per le vittime, vicinanza ai feriti e ai familiari, gratitudine verso i soccorritori, oltre a tanta rabbia” per “l’ennesima tragedia sul lavoro con dimensioni e risvolti ancora da capire su vari fronti”. Quanto successo “è inaccettabile, attendiamo il lavoro degli inquirenti per fare luce. Senza sicurezza non c’è lavoro, non c’è dignità, non c’è vita”.
Lo stabilimento
Lo stabilimento di Calenzano, che occupa una superficie di 170.300 metri quadrati, svolge attività di ricezione, stoccaggio e spedizione di benzina, gasolio e kerosene. Questi prodotti arrivano nel deposito tramite due oleodotti collegati con la Raffineria Eni di Livorno, per venire quindi stoccati in serbatoi atmosferici cilindrici (a tetto fisso o galleggiante) in attesa dell’invio alle pensiline di carico delle autobotti. La gestione delle operazioni di riempimento dei serbatoi e di carico delle autobotti – è riportato dalla descrizione sintetica dell’Ispra – viene effettuata tramite una sala controllo.
È stato riaperto intorno alle 13 circa, sulla A1 Milano-Napoli, lo svincolo per Calenzano, in uscita da entrambe le provenienze, Firenze e Bologna, che era stato chiuso in mattinata. Anche la circolazione ferroviaria, sospesa sulle linee convenzionale Firenze-Bologna e Firenze-Prato-Pistoia per l’intervento dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell’Ordine, è ripresa regolarmente.