L’intreccio Unicredit-Mediaset parla tedesco

Mfe avrebbe chiesto a un pool di banche di finanziare con 3,5 miliardi l’opa sulla concorrente tedesca per dar vita a un colosso televisivo paneuropeo in grado di competere con i giganti americani dello streaming. Una storia che si lega all’altra scalata italiana guidata da Orcel, artefice di consolidamenti su più fronti

E’ una vecchia storia che ritorna quella della scalata di Mfe-Mediaset della famiglia Berlusconi al gruppo televisivo tedesco Prosiebensat. Ma quando i rumor sono così forti da provocare una reazione come quella che ha avuto ieri il titolo Prosiebensat alla Borsa di Francoforte (più 13 per cento) può darsi che questa volta ci sia qualcosa di concreto. Ad avvalorare l’ipotesi più volte circolata da inizio anno, rilanciata a metà ottobre da Bloomberg, e data come imminente dalle ultime indiscrezioni di agenzie (Reuters) e di stampa (Messaggero) è la notizia che Mfe avrebbe chiesto a un pool di banche di finanziare con 3,5 miliardi l’opa sulla concorrente tedesca per dar vita a un colosso televisivo panaeuropeo in grado di competere con i giganti americani dello streaming come Netflix. E nella serata di ieri, fonti finanziarie hanno confermato al Foglio che Unicredit sarebbe della partita come principale banca finanziatrice.

Insomma, potrebbe essere la chiusura del cerchio per arrivare a un obiettivo a cui Mfe ambisce da tempo avendo già in mano una quota consistente del broadcaster tedesco, anche se solo a metà novembre ha raggiunto la soglia dell’opa (29,99 per cento) come comunicato dalla Commissione che in Germania vigila sulla concentrazione nei media (Kek). Anche l’Handelsblatt ha dato notizia ieri attribuendo maggior credito, però, alla tesi che non c’è nulla di imminente e che l’accordo sul finanziamento bancario potrebbe voler dire che la famiglia Berlusconi vuole avere tutte le risorse necessarie per affrontare eventualmente l’operazione nel 2025. Se dovesse davvero partire nel nuovo anno, sarebbe il secondo tentativo di scalata di un’impresa tedesca da parte di una italiana, dopo la mossa di Unicredit su Commerzbank che ha aperto un confronto difficile con il governo di Olaf Scholz. E la banca guidata da Andrea Orcel, che nel frattempo ha lanciato anche un’opa su Banco Bpm, diventa allo stesso tempo artefice di un’acquisizione bancaria e sostenitore finanziario di un consolidamento dei media in Europa.

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