La grazia a Hunter Biden dimostra che la Casa Bianca è più potente della corona inglese

Perdonando suo figlio, il presidente degli Stati Uniti fa suo un potere ormai caduto in disuso per il re d’Inghilterra. E smonta il luogo comune che associa la monarchia a una cattiva tirannide e la repubblica a una buona democrazia

Saremo rimasti in quattro, ma la grazia concessa da Joe Biden a suo figlio consente a noi monarchici di chiarire una cosetta. Concludendo con questo gesto di clemenza cinquant’anni di servizio politico, Biden si è comportato come i migliori fra i sovrani, che antepongono valori umani universali al rigido esercizio della giustizia. Riservando il perdono a suo figlio, Biden si è comportato come i peggiori fra i sovrani, che antepongono l’interesse personale o familiare al rigido esercizio della giustizia.

Di per sé, infatti, la monarchia non è né buona né cattiva, come anche la repubblica, nonostante che un diffuso luogo comune associ approssimativamente la prima alla tirannide e la seconda alla democrazia. Biden ha applicato un residuo dell’antica royal prerogative of mercy, dimostrando come il presidente della repubblica americana sia di fatto più potente del re d’Inghilterra, dove tale prerogativa pare invece caduta in disuso. E ha implicitamente confermato ciò che John Locke diceva tanto tempo fa: lo Stato ideale è quello in cui chi comanda ha le mani legate nel fare il male, ma ha le mani libere nel fare il bene.

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