L’artista nata in Camerun e cresciuta in Svizzera prenderà in mano il settore arti visive dell’Esposizione internazionale d’Arte. Il presidente Buttafuoco: “Con lei confermiamo di essere la casa del futuro”
Koyo Kouoh è la nuova direttrice del settore arti visive della Biennale di Venezia, con l’incarico di curare la sessantunesima Esposizione internazionale d’Arte nel 2026. Lo ha deciso oggi il cda della Biennale, su proposta del presidente Pietrangelo Buttafuoco. La notizia è stata ripresa da diverse testate internazionali, tra cui il Guardian, che nota come la nomina “coglie di sorpresa quanti si aspettavano che la più antica e grande esposizione culturale del mondo avrebbe preso una piega più nazionalista sotto il governo di destra Meloni”.
Nata in Camerun e cresciuta in Svizzera, Koyo Kouoh è stata definita dal New York Times “una delle più rilevanti curatrici d’arte africana” e inserita da ArtReview, dal 2014 al 2022, come una delle 100 persone più influenti nel mondo dell’arte contemporanea. Dal 2019 è direttrice esecutiva e chief curator dello Zeitz Museum of Contemporary Art Africa a Città del Capo, in Sudafrica. È stata direttrice artistica e fondatrice di Raw Material Company, un centro per l’arte, la conoscenza e la società a Dakar (Senegal). Ha fatto parte del team curatoriale di documenta 12 (2007) e documenta 13 (2012).
La scelta di Kouoh “è la cognizione di un orizzonte ampio di visione nel sorgere di un giorno prodigo di parole e occhi nuovi”, ha dichiarato il presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco. “Il suo sguardo di curatrice, studiosa e protagonista nella scena pubblica incontra, infatti, le intelligenze più raffinate, giovani e dirompenti. Con lei qui a Venezia, La Biennale conferma quel che da oltre un secolo offre al mondo: essere la casa del futuro”, ha concluso.
“È un onore e un privilegio unici seguire le orme degli illustri predecessori nel ruolo di direttore artistico e creare una mostra che spero possa avere un significato per il mondo in cui viviamo attualmente e, cosa più importante, per il mondo che vogliamo costruire”, ha commentato Kouoh ringraziando il consiglio di amministrazione della Biennale e il suo presidente Buttafuoco.