Il messaggio di Grillo a Conte. “Fai un altro simbolo e vai avanti. Il M5s è morto ma è compostabile”

Nuovo capitolo nel feuilleton a Cinque stelle. La sfida politico-legale tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte, che si contendono il M5s, va avanti. “Martedì alle 11.03 collegatevi sul mio Blog, sul mio canale Youtube e sulla mia Pagina Facebook. Ho un delicato messaggio da annunciare”, ha scritto ieri Grillo su X, sotto a una foto di lui e Gianroberto Casaleggio ai tempi “d’oro” della fondazione del Movimento. E oggi sui suoi profili social, sotto la scritta “Sono ottimista” (per le elezioni del 5 dicembre) pubblica un video in diretta. Il comico si presenta su un carro funebre e dice che “i valori del M5s sono scomparsi, non c’è più niente”. E poi attacca: “I valori del M5s sono stati traditi, siete diventati un partito di gente che non riconosco più. Mi dà un certo disagio vedere quel simbolo rappresentato da persone che hanno trasformato il Movimento in un partitino progressista, con giochetti che non faceva nemmeno la Dc. Il Movimento è morto, stramorto ma è compostabile, l’humus che c’è dentro non è morto: quello della transizione energetica, digitale, la narrazione del futuro”. Per Grillo “ha ragione” la governatrice sarda Alessandra Todde, “quando dice ‘Me ne frego di Grillo, facciamo un nostro simbolo’. Benissimo, fate un vostro simbolo e andate avanti!”. E infine si rivolge ai suoi sostenitori. “Non finisce qui. Ho un’idea, che vi svelerò dopo”, rilancia.

Il discorso di Grillo

“Io come garante”, spiega il fondatore del Movimento “non intervenivo in nulla, tutti i miei progetti che arrivavano al mago di Oz (come Grillo chiama Conte, ndr) non arrivavano perché lui non si faceva mai trovare. E i progetti erano tantissimi. Sono una cinquantina di cose meravigliose: da quelli istituzionali, dalla sfiducia costruttiva con sbarramento al 5 per cento dalla legge anti-zombie sul cambio di casacca, la legge sui condomini, per fare assemblee a maggioranza, una proposta per portare i consumi elettrici a 2kW invece di 6, per portare a 20 le ore di lavoro invece di 40… Tutta una serie di cose che non hanno mai avuto risposta”.

“I valori li abbiamo fatti con Casalaggio che ci ha messo l’intelligenza, io il coraggio e milioni di italiani il cuore. Questo ha permesso che il Movimento avesse identità”. Ma quei valori, dice Grillo, “sono stati traditi, siete diventati un partito di gente che non riconosco più. Io avevo già perso e l’ho capito quando venivo giù in quella sorta di ufficio che mi avete dato e non veniva nessuno a parlarmi”, aggiunge. “La dinamica” di Conte, aggiunge Grillo, “è stata quella di non farsi mai trovare”. E poi aggiunge: “So che avete già deciso, io ho già perso, lo so. Ma sono ottimista perché questo Movimento aveva un’identità straordinaria: l’identità dei due mandati. Eravamo d’accordo col mago di Oz.

“Il M5s è sceso dal 20 per cento a meno della metà e mi si accusa di essere padre e padrone, di essere il ‘sopraelevato’. Io? Dal suo punto di vista di sottopassaggio è chiaro che mi vede così, ha una psicosi”, attacca poi Grillo. “Noi ci siamo, ho un idea che vi svelerò dopo, ma non finisce qui”. “Andate a votare, sennò andate per funghi. Io non mi offendo, non vi conosco neanche più. Ma cercate di pensare che questo Movimento avrà un altro decorso e meraviglioso, che ci siate voi o no”, conclude.

Lo scontro tra Grillo e Conte. Il post con Casaleggio e l’indizio sullo “statuto”

Il messaggio di Grillo arriva a due giorni dalla ripetizione del voto degli iscritti del M5s (le consultazioni degli iscritti si dovranno tenere dal 5 all’8 dicembre) che ha cancellato con un colpo di spugna il ruolo del Garante dallo statuto, ripetizione chiesta e ottenuta dallo stesso Grillo in base ai poteri che gli concede lo statuto del partito, ancora formalmente in vigore. A colpire l’attenzione di commentatori e giornali ieri era stato l’orario indicato da Grillo: le 11.03. L’11 marzo del 2022 venne votato lo statuto che ha permesso a Conte di assumere la guida del Movimento. Come scrivevamo, dunque, Grillo rivendica i suoi diritti sul nome e sul simbolo, non solo giuridicamente. Paolo Becchi, molto vicino a Casaleggio e al primo M5s (quello del 2009) ha dichiarato: “Grillo domani impugna lo statuto del 2022 e si mangia la banana“. E a Radio Radicale ha spiegato che nel caso in cui Grillo impugnasse il nuovo statuto e un giudice gli desse ragione, allora Conte decadrebbe automaticamente visto che la sua carica non era prevista nello statuto precedente. C’è poi una sentenza di secondo grado del 10 novembre 2021 della Corte di Appello di Genova che stabilisce come “il nome del Movimento 5 Stelle viene abbinato a un contrassegno registrato a nome di Beppe Grillo, unico titolare dei diritti d’uso dello stesso”.

Lo scontro tra Grillo e Conte. I precedenti

Il rapporto tra Conte e Grillo oramai da alcuni mesi è ai minimi termini, con il garante M5s che si oppone al presidente e al suo tentativo di rivedere l’organizzazione e le regole del Movimento da lui fondato insieme a Gianroberto Casaleggio. A fine ottobre Conte ha scelto di interrompere il contratto di collaborazione con Grillo. Il comico e fondatore del M5s era legato da un contratto per la comunicazione del Movimento. “Fa controcomunicazione e sabotaggio”, ha giustificato la sua scelta l’ex premier. Spiegando come fossero “venute meno le ragioni della collaborazione”.

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