“La fabuleuse vie” raccoglie due piccoli libri di poesie, uno del 1986 e l’altro di questo 2024. Ed è meraviglioso che quarant’anni non abbiano piegato la poetessa, sempre innamorata dell’amore, sempre fedele alla sé stessa ragazza
Chi si è dimenticato cos’è l’amore, succede, legga “La fabuleuse vie” di Gabriella Sica (Editions Laborintus): “Due braccia dolci intorno al collo”. L’edizione è francese però bilingue dunque non ci sono scuse, è tutto molto leggibile. Raccoglie due piccoli libri di poesie, uno del 1986 e l’altro, inedito in Italia, di questo 2024. Ed è meraviglioso che quarant’anni non abbiano piegato la poetessa, sempre innamorata dell’amore, sempre fedele alla sé stessa ragazza, al suo stile breve (terzine, quartine…) e fluido come un bacio: “Vita svilita e opaca se non la ravviva / e non la rincuora un corpo che è vita”. In molti versi ho riascoltato Saffo, Kavafis, Wilcock. Ad esempio: “Potessi io avere un ragazzo sensibile / col sangue nuovo e caldo e gli occhi belli”. O anche: “Bello eri davvero come un dio bello”. Perché l’amore eterosessuale può essere ossessivo come quello omosessuale. E non meno fisico: “L’anima non basta / … / a volte m’occorre accanto il tuo corpo”. Chi si è dimenticato cos’è l’amore, succede a ogni età ma più spesso a una certa età, legga Gabriella Sica. O forse no, forse non dovrei esortare, l’amore è un rischio. Un rischio favoloso.