Salvini con il nuovo codice individua nella punizione la soluzione a ogni violazione. Dunque, contro l’eccesso di velocità – prima causa di incidenti e morti sulle strade italiane – c’era da aspettarsi il carcere duro. E invece…
Il nuovo codice della strada è stato approvato; ora manca solo la firma del presidente della Repubblica e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, e a quel punto sarà attuato. Cosa cambierà? In sintesi, ci saranno pene e sanzioni più severe per gli automobilisti che violeranno il codice, ma anche meno tutele per chi attraversa la strada a piedi o con un mezzo che non sia un’automobile; fondamentalmente, si potranno mettere sotto con la macchina i ciclisti, purché da sobri. Pene più severe anche per chi parcheggia sui posti riservati ai disabili, sulle fermate degli autobus e sulle strisce pedonali; mentre se avete un buon avvocato vi sarà più facile parcheggiare sopra ai pedoni. Sanzioni più severe invece per chi guida in stato di ebbrezza: se si risulta positivi all’alcol test si va incontro all’obbligo di “alcolock” sulla propria vettura, cioè un dispositivo che rileva il tasso alcolemico del conducente e che blocca il veicolo nel caso sia superiore a una certa soglia, su una scala che va da zero a Mauro Corona.
Sarà reato se si viene beccati alla guida sotto effetto di stupefacenti; ancora più grave se il campione di saliva richiesto per la rilevazione viene sputato direttamente in faccia all’agente della stradale. Qualora un automobilista dovesse risultare positivo sia all’alcol sia al test tossicologico, oltre alla sospensione della patente scatta anche l’obbligo a invitare la prossima volta che si trascorre una serata così. Stretta sui monopattini elettrici: obbligo di targa, casco obbligatorio, e il monopattino dovrà essere dotato anche di altre due ruote parallele alle già esistenti, di un telaio e una carrozzeria. Multe più salate e sospensione della patente anche per chi usa il cellulare mentre guida, specie se sta al telefono con il pusher (vedi sopra la tolleranza zero a chi si fa le canne: questo più che un codice della strada è una legge proibizionista travestita da ausiliario del traffico).
Come avrete capito, il ministro Salvini con il nuovo codice individua nella punizione la soluzione a ogni violazione, a ogni trasgressione, a ogni pericolo per la nostra e altrui sicurezza stradale. Dunque, se tanto mi dà tanto, contro l’eccesso di velocità – prima causa di incidenti e morti sulle strade italiane – c’era da aspettarsi il carcere duro, l’esilio, la castrazione chimica, la lapidazione in pubblica piazza. E invece nel caso della violazione dei limiti di velocità pene e sanzioni non si aggravano, anzi diminuiscono; e non sarà più possibile per le amministrazioni locali abbassare i limiti di velocità in determinate aree urbane. Cambiano anche le regole per gli autovelox: se nello stesso tratto stradale se ne violano diversi, comunque si paga una sola multa non cumulativa. Sostanzialmente, per gli autovelox adesso vale l’offerta 3×1: non ne rispetti tre, ne paghi uno. Ci manca solo che siano gli automobilisti a multare gli autovelox quando li beccano in strada; ma magari, chissà, in futuro. Una volta si diceva “fatta la legge, trovato l’inganno”; nel caso del nuovo codice della strada invece è bastato fare la legge, l’inganno è già lì senza neanche doverlo cercare. Se vi beccano alla guida in monopattino senza targa né casco, ubriachi e drogati, per giunta al telefono, voi accelerate e scappate via velocissimi a 280 all’ora, non vi faranno niente, anzi capace che vi prendete pure l’applauso.