In Nevada primo posto per Russell ma il titolo mondiale è dell’olandese. Bene la Ferrari che recupera punti nel Mondiale Costruttori con il podio di Sainz davanti a Leclerc: ora ha le due gare finali per cercare di recuperare i 24 punti di ritardo
Max Verstappen è campione del mondo piloti per la quarta volta consecutiva, un bel poker nella città del gioco costruito con cura e attenzione senza prendersi rischi inutili. Come Hamilton e Vettel, autori anche loro di un poker, e vicino alla cinquina di Michael Schumacher. Nella notte di Las Vegas la doppietta, inattesa (mancava da Spagna 2023), della Mercedes regala a Russell il secondo successo in stagione e offre una delle migliori versioni di Hamilton (senza gli errori in qualifica lo avremmo trovato a duellare davvero per la vittoria). Bene la Ferrari che recupera punti nel Mondiale Costruttori con il podio di Sainz davanti a Leclerc in una gara dove la Mc Laren ha nuovamente fatto capire che la lunga strada per tornare grande è stata in gran parte percorsa ma rimanere al vertice è paradossalmente più complicato. Manca dunque solo il verdetto nel campionato costruttori prima di archiviare la stagione.
Un Mondiale che complessivamente ha proposto un equilibrio che non si vedeva da anni. Quattro scuderie hanno vinto almeno 4 gare ciascuna e questo è un dato in netta controtendenza con il recente passato. Nelle ultime sei gare abbiamo avuto sei vincitori diversi ed anche questo è un dato che va nella direzione voluta da Liberty Media, ovvero di un Mondiale aperto a più soluzioni e non più dominato in modo inappellabile. Certo, alla voce “piloti” vince sempre Max Verstappen ma mai come questa volta il campionissimo olandese deve ringraziare la prima parte della stagione. Quella nella quale la mano, e la matita, di Adrian Newey erano ancora un fattore determinante. Non sono in molti a scommettere che da marzo 2025 la Red Bull possa garantirgli prestazioni di simile portata. Se il primo titolo dell’olandese è ancora avvolto dai fumi mai completamente diradati di Abu Dhabi 2021 (Hamilton è ancora convinto di essere stato fregato) e i due successivi non possono non essere figli anche della superiorità della vettura Red Bull, il quarto è davvero tutto di Max. Soprattutto per come ha guidato quando Mc Laren e Ferrari erano diventate chiaramente più veloci della sua con il numero 1 sulla livrea.
La Mc Laren ha scontato i limiti caratteriali di Lando Norris ed una gestione non ancora lucida da parte del muretto. La Ferrari è riuscita a tenere sotto traccia l’evidente rivalità tra Leclerc e Sainz, bravissimi a fingere concordia anche quando il fuoco era accesissimo sotto la cenere (basterebbe ascoltare qualche comunicazione via radio di Leclerc con i suoi ingegneri). La Scuderia ha ora 24 punti di ritardo dalla Mc Laren e due gare per poterli recuperare. Impresa non impossibile ma certamente non semplicissima. Ad Enzo Ferrari quello dei Costruttori era il titolo che importava di più. I tempi sono cambiati ma interrompere un’astinenza che dura dal 2008 potrebbe essere il miglior viatico per iniziare a pensare di interrompere anche quella che dura dall’anno prima (Mondiale Piloti di Raikkonen 2007). Si torna in pista nel prossimo week end in Qatar prima di chiudere ad Abu Dhabi.