M5s istruzioni per l’uso. Travaglio, l’altro garante, spiega come votare

Dalle colonne del Fatto il direttore offre a lettori e attivisti grillini la sua “mozione” per l’assemblea costituente. Sarà sempre lui domenica a celebrare la storia del Movimento prima dell’esito dei quesiti. Se a Conte va bene, e Grillo viene silurato come garante, l’lalternativa già c’è, Marco Travaglio

Sono anni ormai che dalle colonne del Fatto Marco Travaglio dispensa consigli al M5s. E però questa volta, in vista della costituente, è stato fatto un salto in avanti. Ieri in prima pagina in un lungo editoriale dal titolo “Come voterei”, che per usare i giochi di parole tanto cari al direttore del Fatto, potrebbe facilmente diventare “Come voterai”, Travaglio ha tracciato la linea. In assenza di altri ecco la Travaglio mozione. Un’indicazione senza fronzoli e con la chiarezza che manca a Conte su cosa fare quesito per quesito. Il prontuario del buon attivista. “Il Movimento 5 stelle istruzioni per l’uso”, scherza Dario Carotenuto, deputato grillino. Si parte ovviamente con l’invito al voto, essenziale per impedire a Grillo di poter usare il suo potere di veto, un veleno in grado di invalidare l’esito di questa consultazione che ha un solo antidoto: il raggiungimento del quorum della metà più uno dei votanti. E d’altronde l’obiettivo principale è proprio far definitivamente fuori il vecchio garante. Dopo la scrematura dei “profili inattivi” voluta da Conte il quorum si è dimezzato, ma si teme comunque di non farcela. E anche per questo è dovuto intervenire Travaglio.

“Intanto, se fossi un iscritto, voterei a tutti i quesiti”, spiega. Poi, in blocchetti con titoletto in grassetto, ecco cosa fare. Il programma? “Le proposte su pace, lavoro, sanità, scuola, ricerca, ambiente, giustizia, evasione, cultura, informazione, beni comuni sono quasi tutte ottime”. La collocazione? “La migliore definizione è ‘progessisti indipendenti”. Sul vincolo dei due mandati? Dopo un lungo ragionamento Travaglio sentenzia: “Basta tetto”.Sulle alleanze? “Assurdo vietarle ‘a prescindere’, così come renderle obbligatorie”. Mani libere anche per eventuali “contratti chiari” in stile Conte 1, d unque con la Lega. La questione più interessante però riguarda il garante, Grillo. “Essendo le monarchie assolute tramontate da un pezzo, un garante a vita, non elettivo e insindacabile non ha senso”. Ma in fondo non sarà che ormai è Travaglio il vero garante del Movimento, molto più del suo fondatore? “Non esageriamo”, si schermisce Andrea Quartini, parlamentare fiorentino del M5s, che poi ammette: “Però è senza’altro una persona che dà consigli di grande saggezza, questa mattina ho letto l’articolo e ho trovato tutto corretto, c’è quello che ci serve”.

A sancire ancora la centralità di “Marco”, come lo chiamano quelli del 5s, c’è anche un dato di cronaca. Sarà proprio lui a chiudere la kermesse che inizia oggi a Roma. Domenica alle 14 celebrerà i “15 anni che hanno cambiato l’Italia”, e cioè i 15 anni dalla nascita del M5s. Subito dopo saranno resi noti gli esiti delle votazione e Conte terrà il discorso conclusivo. Insomma a Travaglio spetterà il ruolo di ricordare la “grande” storia stellata prima che il risultato della votazione sancisca la nuova fase, quella nella quale il garante de facto non sarà più Grillo, ma proprio lui, Marco Travaglio.

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