Cercasi separazione dei poteri (non alla Musk)

Andare oltre lo scontro tra governo e procure sui migranti. Buone ragioni per ascoltare il sottosegretario Alfredo Mantovano

Separazione dei poteri cercasi. Con urgenza. Ieri al convegno organizzato a Torino dalla Corte dei conti sul “principio di legalità”, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha ragionato su un tema interessante che riguarda il principio di “autolimitazione”. Mantovano ha affrontato specificamente una questione delicata, che è quella delle radici non sempre certe del principio di legalità di fronte a un costituzionalismo multilivello, cioè alla compresenza di fonti del diritto nazionali e sovranazionali. Ha osservato che non c’è equivalenza tra il sistema nazionale, in cui la legalità nasce da provvedimenti approvati da un Parlamento che ha una diretta derivazione elettorale dalla “sovranità popolare”, e quelli sovranazionali, in particolare quello europeo. In questo ambito, ne deduce, “il principio di ‘legalità’ si è trasformato in principio di ‘giuridicità’”. E il tema della “moltiplicazione delle fonti, se non viene affrontato con saggezza e equilibrio, rischia di porre in discussione i pilastri su cui si fondano le Costituzioni degli Stati”. Mantovano osserva che questa contraddizione provoca “conflitti tra la Corte di giustizia dell’Ue e Corti costituzionali di alcuni stati”. E si pone una domanda: cosa significa in questa situazione contraddittoria dire che “i giudici sono soggetti solo alla legge?”. L’unica soluzione per evitare il cortocircuito, spiega, è l’autolimitazione, il self-restraint, che avrebbe l’effetto di “evitare la giurisprudenza creativa: perché creativo, nei limiti della costituzione, può essere il legislatore, non il giudice”.

La questione è delicata, ma l’approccio di Mantovano offre una chiave diversa rispetto a quella suggerita da Elon Musk (cacciare i giudici) per ragionare attorno all’equilibrio tra governo e magistratura sul dossier dei migranti e la definizione dei paesi sicuri: quando è che la magistratura esce fuori dal suo perimetro e aggredisce la sovranità del popolo che si esprime attraverso il voto democratico? La difesa della legalità in fondo passa anche da qui. Separazione dei poteri cercasi. Anche con una certa urgenza.

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