La Cgil non firma il protocollo per evitare scioperi durante il Giubileo: “Ma non è contro Gualtieri”

Per evitare disagi nelle giornate clou dell’Anno santo associazioni datoriali e sindacati siglano un’intesa. Landini no. Ma la segreteria romana spiegano: “Con il Campidoglio abbiamo collaborato bene, la nostra è una posizione contro il governo”

“Ma no che non siamo contro il Campidoglio, né vogliamo ostacolare il Giubileo”, dice Natale Di Cola, segretario della Cgil di Roma e Lazio. Due giorni fa il sindacato di Maurizio Landini, a differenza di Cisl e Uil, non ha firmato il protocollo d’intesa sugli scioperi per il Giubileo che impegna i sindacati durante nove “eventi strategici” per la città nel corso dell’anno (ad esempio l’apertura e la chiusura delle porte sante) a non effettuare scioperi nei servizi pubblici (trasporti, sanità, vigili del fuoco, ordine pubblico, etc.). Allo stesso modo, i datori di lavoro si impegnano a non intraprendere azioni unilaterali che possono provocare conflitti sindacali. Insomma, una sorta di “tregua” preventiva nei “giorni santi”. Solo i Cobas, l’Usb e Fiasal Cisal come la Cgil si sono tenute le mani libere. Un atteggiamento che però a sentire il sindacato confedereale non comporterà alcuna ostilità di fatto. Come spiega Di Cola, la mancata firma non è contro Gualtieri, ma semmai contro il governo: “Da oltre un anno e mezzo – dice il sindacalista – la Cgil avanza proposte e raggiunge intese con il Campidoglio affinché la città possa arrivare pronta al Giubileo, per il quale servono maggiori investimenti e maggior confronto da parte del governo, non più franchigie che limitano il diritto allo sciopero”. Tra gli accordi siglati dalla Cgil con Campidoglio ci sono quelle per la sicurezza nei cantieri giubilari e quello sullo smart working.

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