In Francia si alza l’età media di perdita della verginità e diminuisce il numero di uomini e donne che ha fatto sesso negli ultimi dodici mesi. Ma dietro questi dati non c’è solo un calo di libido
Sesso: i francesi non ne fanno più. O meglio – se vogliamo evitare di incorrere nello sgomento che ha percorso l’Europa, dopo la pubblicazione dei dati dell’Institut national de la santé et de la recherche médicale – ne fanno molto meno. Rispetto al 2010, l’età media di perdita della verginità si è innalzata di circa un anno, per la prima volta dopo una caduta libera nel corso dei decenni precedenti. Il numero di maschi che ha fatto sesso negli ultimi dodici mesi è calato del 10 per cento in trent’anni; quello delle donne, del 9 per cento nello stesso lasso di tempo. In compenso, il numero dei partner è aumentato del 50 per cento per i maschi ed è più che raddoppiato per le donne. Non sono sessuologo, e nemmeno francese, però penso che i numeri non mentano: dietro questo calo della libido d’oltralpe non c’è solo il benvenuto affermarsi dell’idea che, se uno non ha voglia, non debba farlo per forza, anche se l’altro insiste o la società mette pressione. Credo ci sia soprattutto il dato di fatto che, incontrando un sempre maggior numero di persone, ci si rende conto che la media è davvero bassa e che, quindi, il più delle volte tanto vale soprassedere, leggere un libro, darsi al giardinaggio, giocare alla playstation; ciò cambia radicalmente il tono della notizia. Sesso: i francesi ne hanno fatto abbastanza.