L’artista milanese che trasforma ogni ambiente in una composizione pittorica, esplorando luci, forme e colori racconta la ricerca tra natura ed estraniazione e anticipa i progetti in mostra a Bologna e a Roma. “L’arte apre mondi nuovi”
Nome: Alessandro Roma
Luogo e data di nascita: Milano, 1977
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L’intervista
Intervista realizzata in collaborazione con Anna Setola
In che modo lo spazio espositivo e i diversi materiali influenzano la tua pittura?
Lo spazio espositivo negli ultimi anni, qualsiasi esso sia, è diventato uno spazio pittorico dove installo i singoli lavori come se avessi di fronte una tela. Tengo conto dei pieni, dei vuoti, delle forme e del loro equilibrio, della relazione dei colori, delle luci e delle ombre e di tutto ciò che caratterizza il fare pittura.
Che cos’è per te lo studio d’artista?
È uno spazio in cui potersi isolare e ritrovare forme primordiali.
2015 studio Londra
2018 studio Bruxelles
2023 studio Faenza
Quali sono i tuoi riferimenti visivi e teorici?
Sono molti e in continuo movimento. In questo momento direi Pietro Melandri, un ceramista di Faenza nato nel ‘900 e che invito a scoprire; e poi “Decreazione”, interessante libro della poetessa e saggista Anne Carson.
In che modo indaghi il paesaggio e che cosa rappresenta per te?
Il paesaggio è una porzione della natura, un frammento che ci ha permesso di prendere una distanza dalla natura. Purtroppo, credo questa lontananza sia diventata estraniazione. Provo a indagare questa estraniazione.
Com’è organizzata la tua giornata?
Provando a togliermi di torno tutti i problemi della vita contemporanea per poter lavorare in studio.
Come descriveresti l’evoluzione della pittura dagli esordi?
Vivendola.
Qual è la funzione dell’arte oggi?
La stessa di quando il primo uomo ha tracciato un segno sulla parete: aprire nuovi mondi.
A che cosa stai lavorando?
Sto lavorando a una mostra al Museo Medievale di Bologna che aprirà a dicembre e una personale a Roma presso la galleria Francesca Antonini.
In che modo hai iniziato a fare l’artista?
Prendendo coscienza del fallimento.
Le opere
Alessandro Roma, Blew wilder than the wind, 2024, tempera acrilico su tela, 162x110cm. courtesy Alessandro Roma.
Writer Anne Carson: Life is Not Fair | Louisiana Channel
Alessandro Roma, Il tutto per non traballare troppo, 2023, solo show Car gallery Bologna.
Pietro Melandri. Viaggio nel paese della ceramica
Alessandro Roma, Metamorfosi, 2024, grafite e pastello su carta, ceramica policroma smaltata, 40x30cm. Courtesy Alessandro Roma.
Alessandro Roma, Se si cerca l’infinito basta chiudere gli occhi, 2023, solo show Museo Ettore Fico Torino.
John Berger and Susan Sontag To Tell A Story 1983
Alessandro Roma, The eye of the inner leaf, 2020, solo show at the gallery Keiko Yamamoto gallery Londra.
Nick Cave and Seán O’Hagan on Faith, Hope and Shane MacGowan | Intelligence Squared
Alessandro Roma, The peacock and the snake, 2024, performance with musician at Museum Diocesano Faenza. Courtesy Alessandro Roma.
Laurie Anderson on The Power of Art | Red Bull Music Academy
Alessandro Roma, The pecock and the snake, 2022, paravento dipinto, 170x150cm. Courtesy Alessandro Roma.
Alessandro Roma, The skin of the nature, 2019, ceramica policroma smaltata, 110x70cm. Courtesy Alessandro Roma e Mef.
Alessandro Roma, The whisper of the peacock becomes a snake, 2022, 40x50cm, copertina, 13 cartelle. Courtesy Alessandro Roma.
Charles Bukowski on dying and how to write
Alessandro Roma, Vertigo, walking at the edge of the tone, 2018, solo show, Mic, museo della ceramica di Faenza.
“A cento anni dalla nascita di Robert Walser” (“Questo e altro” – RSI; marzo 1978)