Per combattere la criminalità, il sedicente “dittatore più cool del mondo” ha creato un sistema di mega carceri, con nuovi poteri alle forze dell’ordine e uno stato di emergenza permanente. Un’ispirazione per il prossimo procuratore generale americano Matt Gaetz
Sarebbe il modello carcerario dell’El Salvador di Nayib Bukele quello a cui il nuovo procuratore generale Matt Gaetz guarda per gli Stati Uniti di Trump. Che, per la verità, su Bukele ha una visione non del tutto chiara, come peraltro su molte cose. Alla Casa Bianca aveva infatti elogiato la collaborazione con l’oriundo palestinese diventato presidente del paese centro-americano il primo giugno 2019. Ma poi, una volta lasciato il potere, nel momento in cui da oppositore si è concentrato sull’immigrazione ha iniziato ad accusarlo di mandare criminali negli Stati Uniti.
Uomo d’affari che aveva iniziato a fare politica come sindaco per l’ex-guerriglia di sinistra del Fronte Farabundo Martí ma poi si è messo in proprio come leader anti-politica, Bukele in effetti si è caratterizzato soprattutto per due temi. L’uno, l’appoggio al Bitcoin, da lui dichiarato il 7 settembre 2021 valuta a corso legale (accanto al dollaro Usa). Il suo governo ha introdotto politiche per promuovere l’uso del Bitcoin, come lo sviluppo del Chivo, un portafoglio digitale (wallet) per l’espansione dei bancomat Bitcoin, e ha iniziato a progettare la costruzione di Bitcoin City, una città autonoma con un regime fiscale vantaggioso, alimentata dall’energia geotermica dei vulcani di El Salvador. L’altro è stato la lotta dura alla criminalità organizzata, che aveva fatto del paese uno dei più pericolosi del mondo. Effettivamente, tra 2021 e 2022 il tasso di omicidi è stato ridotto del 56,8 per cento. Per far ciò ha però messo in carcere ben 75.000 persone che corrisponde al più alto tasso di detenuti del mondo: 1086 ogni 100.000 abitanti, contro i 794 di Cuba, i 637 del Ruanda, i 531 degli Usa e i 300 della Russia.
Questa linea dura ha ovviamente provocato un esodo di persone a rischio di arresto, da cui le accuse di Trump. Ma ha suscitato anche ammirazione. Da membro della Camera dei Rappresentati, Gaetz andò appunto lo scorso luglio in visita in una delle super-carceri volute da Bukele, e se ne è detto entusiasta. “C’è molta più disciplina in questa prigione di quella che vediamo in molte prigioni americane”, commentò sul Cecot: il Centro de Confinamiento del Terrorismo, inaugurato nel gennaio del 2023. Destinato a capibanda e assassini che non verranno più rilasciati, al giugno scorso custodiva 14.532 detenuti, ma ha una capacità di ben 40.000. Il più grande carcere di tutta l’America Latina. Lì i detenuti e anche accusati ancora sotto processo trascorrono 23 ore e mezzo al giorno in tetre celle di gruppo, con una dieta insipida e solo 30 minuti al giorno per esercizi o lezioni bibliche.
“Questa è la soluzione per El Salvador”, ha aggiunto Gaetz in un video diffuso da Bukele. “Crediamo che le buone idee in El Salvador abbiano davvero sostanza e possano diffondersi in altri luoghi e aiutare altre persone a sentirsi sicure, piene di speranza e prospere”. È parte del sistema che Bukele ha creato, conferendo nuovi poteri alle forze dell’ordine in uno stato di emergenza prolungato. Ciò gli è valso accuse di autoritarismo, accentuate dal modo in cui ha aggirato il divieto costituzionale alla rielezione mettendosi in “licenza dalla funzione pubblica” dal primo dicembre 2023 al 31 maggio 2024, in modo da potersi ricandidare alle elezioni in cui il 4 febbraio ha preso l’84,65 per cento dei voti (e alle politiche il suo partito 54 dei 60 seggi all’Assemblea Legislativa). Ma Bukele riprende le accuse in modo provocatorio, definendosi su X “dittatore più cool del mondo” e “re filosofo”.
Gaetz sembra essere un fan assoluto. Ha detto alla rivista Time che considerava Bukele uno “spirito affine”, e i due si sono salutati calorosamente quando Gaetz ha portato altri membri del Congresso nell’ufficio di Bukele durante la visita di luglio. Quel viaggio è avvenuto appena un mese dopo che Gaetz, Donald Trump Jr. e altri si erano recati all’inaugurazione del secondo mandato di Bukele. Gaetz ha fondato un gruppo di legislatori su El Salvador con il rappresentante democratico Vicente Gonzalez del Texas a luglio, in un raro momento di cooperazione bipartisan. Annunciando il nuovo gruppo alla Camera dei Rappresentanti, Gaetz ha dichiarato: “attraverso l’ispirazione della sorprendente trasformazione di El Salvador, il grande ringiovanimento americano può anche diventare una realtà, in modo che possiamo sperimentare un trionfante ritorno della sicurezza e della prosperità che una volta ispiravamo agli altri”. Bukele non ha perso tempo nel congratularsi con Gaetz per la sua scelta come candidato a procuratore generale di Trump, postando su X: “sapevo che eri destinato a fare grandi cose, amico mio”.