“In Lombardia e Veneto hanno raccolto le firme, forse in Forza Italia l’Autonomia differenziata c’è già”, dice il vicepresidente del Senato. “Le obiezioni della Consulta ci danno ragione, non smontano l’impianto della legge e danno torto a chi voleva il referendum. Miglioreremo il testo, lo approviamo entro la fine della legislatura”
Gianmarco Centinaio non si preoccupa. “La Consulta ha dato una risposta a chi diceva che il percorso della Autonomia doveva fermarsi, a chi voleva il referendum. I giudici c’hanno dato ragione da questo punto di vista, la legge non è anticostituzionale”. Tira una stoccata a Roberto Occhiuto, il governatore della Calabria che da mesi è sulle barricate contro il provvedimento bandiera del Carroccio. “Sarà giù di morale…”, dice con una battuta il vicepresidente del Senato, in quota Lega, rispondendo al Foglio a margine del Forum di Stresa – organizzato dalla Fondazione iniziativa Europa.
Ieri la Corte costituzionale ha stoppato sette profili del testo, dai Lep alle aliquote sui tributi. Ha smontato in buona parte il vostro progetto. “Ci sono alcune obiezioni che sono state fatte, e aggiungo anche giustamente. Questo, ovviamente rallenterà un pochino il percorso, ma può essere un’occasione”. Ah sì? “Ci permetterà di migliorare il testo e di far sì che possa diventare un testo condiviso con le opposizioni”. Sarà molto difficile visti i tempi che corrono. “Siamo anche disponibili a rallentare, per portare a casa il miglior risultato possibile”.
Insomma anche Centinaio la pensa come il ministro Calderoli? La pronuncia della Corte è una vittoria? “Condivido le sue parole. La nostra legge non è stata smontata. Dico anche: ovviamente. Perché l’autonomia è prevista dalla Costituzione e l’ha fatta la sinistra. Noi avremmo fatto in un altro modo già da tempo”.
L’ex ministro all’Agricoltura del governo giallo-verde aggiunge che adesso bisognerà aspettare la sentenza vera e propria. “Per ora c’è un comunicato”. In ogni caso – aggiunge – può essere un modo per riportare sulla barca anche coloro che, in Lombardia e Veneto, hanno mandato i loro elettori a votare. Penso al Pd ma soprattutto al M5s”.
E Forza Italia? Pare che tra gli azzurri la pronuncia della Consulta sia stata molto apprezzata. “Io ho parlato con alcuni colleghi di FI in Lombardia, che hanno fatto i banchetti per l’autonomia, e non erano per niente contenti, lo assicuro. Può darsi che anche in Forza Italia ci sia l’autonomia differenziata”.
Adesso la legge tornerà in Parlamento, ma i tempi restano un’incognita tra premierato, riforma della Giustizia e vari decreti da approvare. E’ preoccupato? “Ci penseremo noi”, sorride Centinaio, fiducioso. “Ce la faremo entro questa legislatura”.